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MAI
PIU’ AMIANTO ! UN OSSERVATORIO SOCIALE NAZIONALE SULL’AMIANTO Si
è svolta a Monfalcone ( Gorizia), il 12-13 Novembre 2004, la conferenza
nazionale, non governativa, sull’amianto. Sono trascorsi oltre 5 anni da
quella governativa del 1999 svoltasi a Tor Vergata, ma tanta parte delle
sue indicazioni sono rimaste lettera morta; misure e proposte non attuate
dal Governo e dalle Regioni. La
conferenza di Monfalcone è stata preparata da iniziative svoltesi in
tutta Italia, nel corso dell’ultimo anno, e da quattro gruppi di lavoro
(sanità, bonifiche, previdenza, amianto in Europa e nel mondo). Essa era
scaturita dalle proteste e dagli scioperi di decine di migliaia di
lavoratori contro l’attacco portato, nel 2003, dal Governo alla Legge
257/1992 sull’amianto, e dai presidi a Roma di fronte al Parlamento, in
Piazza Navona e Piazza Montecitorio. A
12 anni dall’approvazione della Legge che vietava l’uso e la
lavorazione dell’amianto nonché le bonifiche degli stabili pubblici e
privati e del territorio dall’amianto, abbiamo tutta Italia ancora piena
d’amianto (milioni di metri quadrati di eternit, decine di migliaia di
tonnellate di fibre d’amianto sul territorio, ecc), mentre cresce in
modo esponenziale il numero dei morti per mesotelioma
pleurico –peritoneale e correlati (tumore da amianto). Si
prevedono per il 2025/30 tra
i 30 e 40 mila morti per tumore provocato dall’amianto, ma non si è
ancora provveduto – benché la legge lo stabilisca dal 1991 – ha
realizzare il REGISTRO degli ex esposti all’amianto, e
varie Regioni, a partire dal Lazio, non hanno realizzato il Registro
dei mesoteliomi pleurici. Ove
si è attuato, si è registrato, in 5 anni, il raddoppio dei morti per
tumore causato dall’amianto. Questo sia fra i lavoratori che i loro famigliari, che fra i cittadini che vivevano vicino
alle fabbriche che utilizzavano l’amianto. E’
con questa drammatica realtà che si sono confrontati i 600
delegati partecipanti alla Conferenza di Monfalcone. Situazione che spiega
anche certe tensioni e momenti di forte dissenso tra i partecipanti alla
stessa.. Un
confronto che, per la prima volta, partendo dal territorio dalle concrete
realtà a visto assieme Associazioni – a partire da AEA e ALSOLE -, i
Sindacati CGIL-CISL-UIL, Enti locali, Regioni, Parlamentari italiani ed
Europei, magistrati, medici specialistici e che si è conclusa
positivamente con l’approvazione di quattro documenti tematici ed una
risoluzione con la quale si è decisa la costituzione di un
osservatorio sociale permanente sull’amianto. Le
risoluzioni tematiche delineano il percorso per raggiungere, in un
decennio, la fuoriuscita dall’amianto,
con l’obbiettivo “ mai più amianto”. La
prima – salute epidemiologia
– affronta i problemi riguardanti la tutela della salute, partendo dalla
realizzazione del “Registro degli ex esposti all’amianto”,
assicurando agli stessi, gratuitamente da parte del Servizio Sanitario,
il controllo e analisi periodiche, nonché le cure mediche da parte di
Istituti specializzati. La
seconda, sulle bonifiche
– amianto mai più ! – indica le tappe a partire dalla mappatura
dell’amianto, della realizzazione delle discariche specializzate
( e del necessario trattamento preventivo delle fibre ), i finanziamenti,
da parte dello Stato e delle Regioni, per le bonifiche. La
terza – previdenza , legislazione
– indica il percorso per ricostruire il diritto al pensionamento
anticipato per gli ex esposti – trasformato in compenso economico dal
Governo nel 2003 – a partire dagli oltre 45.000 lavoratori che hanno già
presentato domanda ( e tutt’ora sono bloccate perché il Governo non ha
emanato il regolamento). Inoltre
va istituito il “Fondo vittime dell’amianto” con il
contributo delle aziende che hanno usato l’amianto , dell’INAIL e
dello Stato.Esso deve risarcire le vittime dell’amianto ed i loro
famigliari. Ed
infine, la quarta, riguardante l’eliminazione dell’amianto
in Europa e nel mondo. Questo
è necessario fare , a partire dall’Europa a 25, perché in vari stati
l’amianto è ancora estratto ed utilizzato e la Direttiva comunitaria
europea ne prevede l’eliminazione entro il 2009. Un
programma ed una proposta a 360 gradi, su tutti gli aspetti, ma assumendo
come prioritari quelli relativi alla salute e tutela sanitaria, ed alle
bonifiche. A
sostegno di tali obbiettivi abbiamo già presentato emendamenti alla Legge
Finanziaria 2005, in discussione al Senato. Antonio Pizzinato
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