Associazione Enrico Berlinguer - Milano 

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News n. 3 - marzo 2017

Associazione Enrico Berlinguer - Milano
news a cura di Luciano Grecchi e Paolo Pinardi
pagina facebook a cura di Francesco Rizzati

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Sommario:

1.       Milano, la metropoli in movimento che ci piace

2.       La terza delle cinque lezioni di Mario Spinella su Gramsci: l’Ordine Nuovo e il Gramsci dei Consigli.

3.       Terracini e la Costituente

4.       Dalla nostra pagina facebook


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1.
Milano, la metropoli in movimento che ci piace
Un mese di marzo particolarmente importante e interessante per la metropoli da progettare e da partecipare provando ad andare oltre la solita tragica urbanistica contrattata e la conseguente ulteriore ramificazione dei soliti poteri sull’intera città che ne decidono le sorti col prevalere dagli anni ‘80  dell’impronta craxiana-migliorista nelle giunte di sinistra di allora, col ventennio delle destre milanesi fino all’inconcludente e subalterna amministrazione pisapiana  esplicitatasi nella normalizzazione in atto con l’attuale amministrazione.
Sicuramente originale e di totale rottura con l’andazzo precedente l’esplosione del movimento dei trecento (urbanisti architetti e avvocati) contro metodi e scelte del Comune e di Fs inerenti la riqualificazione degli scali ferroviari, ultimi spazi (insieme a caserme, area expo e poco altro) per decidere il futuro della città dopo la disfatta cementizia subita dalle aree industriali dismesse.
Il movimento ha avuto il suo culmine con il convegno del 7 marzo scorso organizzato insieme al gruppo consiliare di Milano in Comune e sta continuando con tante altre iniziative in previsione della discussione finale in consiglio comunale a maggio dove la Giunta è intenzionata dopo il solito cazzeggio sull’importanaza della partecipazione a fare di testa sua insieme a Fs che in una logica tutta privatista sta diventando uno dei poteri più rilevanti in città apprestandosi alla definitiva colata sulla città.
Qui la pagina facebook dove trovate il convegno in sala Alessi e approfondire i diversi aspetti inerenti gli scali:
https://www.facebook.com/Appello-scali-ferroviari-milanesi-235812626826385/?ref=ts&fref=ts
e un articolo particolarmente interessante pubblicato su ilgiornaledellarchitettura.com
http://scaliferroviarimilano.blogspot.it/2017/02/milano-gli-scali-ferroviari-da-vicolo.html
Gli scali ferroviari da vicolo corto a parco della vittoria ovvero la democrazia avviata sul binario morto di Davide Borsa.

Una conferma importante (dopo la giusta bocciatura della delibera del dicembre 2015) arriva dal ruolo che sta svolgendo Milano in Comune; superati i primi mesi di stallo anche dovuto al risultato certamente al di sotto delle aspettative dell’estate scorsa, evitata la logica da ennesimo piccolo partitino con il rischio inevitabile di rinchiudimento autoreferenziale Milano in Comune può fare rete e diventare il reale riferimento per tutto ciò che si muove in città in alternativa allo stallo di questa Amministrazione (lo abbiamo visto in queste settimane oltre che sugli scali ferroviari, sull’aria che respiriamo e sul trasporto pubblico) e proprio per questo misurare la propria capacità di far politica provando a intervenire e modificare gli equilibri di questa benedetta sinistra entrata in una fase nuova e convulsiva. Operazione non facile visto una certa tradizione meneghina di cui più volte abbiamo parlato che leggendo in modo subalterno la modernità si sta traducendo in un Pd milanese senza una conseguenza scissionista o in un esperimento politico nazionale pisapiano che noi abbiamo giudicato pesantemente negativo non solo perché inizialmente organico al progetto renziano ma ancor prima attraverso la delusione dei cinque anni successivi alla vittoria del 2011 con gli arcobaleni in cielo.
E per tornare alla questione scali ferroviari da cui siamo partiti, di seguito trovate le uniche 5 righe che abbiamo trovato sulla pagina facebook di Sinistra x Milano e di nuovo per noi è tutto chiaro (peggio del cazzeggio):
“Parliamo di Scali. I progetti per gli Scali Ferroviari cambieranno il volto di alcuni quartieri della nostra Milano. Un progetto condiviso è necessario così come approfondire l'argomento insieme ai Municipi e ai quartieri in cui restituiremo alla cittadinanza delle aree abbandonate e senza alcuno scopo. Come Sinistra x Milano continuiamo a incentivare il dialogo e la partecipazione, cercando di ascoltare e informare.
Per questo motivo, vi segnaliamo queste due iniziative promosse dal Comune e dai Municipi in cui siamo in maggioranza.”

Siamo certi di approfondimenti più interessanti e politicamente più utili da Sinistra Italiana che in questi giorni  sta ragionando su questo tema con un suo incontro pubblico.
Sicuramente da apprezzare i contenuti ed il significato politico dell’incontro del 18 marzo sempre in sala Alessi promosso dal M5S: ascoltate in modo particolare la relazione di Giuseppe Boatti, capirete la posta in gioco e come grandi città europee come Berlino, Valencia e Anversa o nordamericane come Los Angeles, Toronto e Chicago hanno fatto della questione ferroviaria una grandissima opportunità urbanistica e di vivibilità ambientale.
https://www.facebook.com/M5SMilano/videos/1491825034195783/
Di seguito anche la petizione lanciata su change.org "Giù le mani dagli scali” che ha già raccolto circa un migliaio di firme:
https://www.change.org/p/indirizzata-a-giuseppe-sala-e-roberto-maroni-referendum-sul-futuro-degli-scali-ferroviari?source_location=minibar
Non è per noi una novità visto l’attenzione di questo movimento nella nostra metropoli e in regione Lombardia attorno ai temi inerenti infrastrutture e occupazione del suolo; se in città è naturale una comune opposizione alla grande coalizione di interessi  e di poteri ci piacerebbe pensare che qualcuno provasse a ragionare su una vera emergenza nazionale che riguarda la regione Lombardia e il suo prossimo rinnovo istituzionale: nonostante (anzi proprio per) la loro trentennale corruzione i ladri le mafie e le mani sulla sanità, le destre sono destinate ancora una volta a vincere.
Serve una maggiore comprensione di una stratificazione sociale e ideologica che tiene dal dopoguerra, serve un approccio quasi antropologico in alcuni territori: altro che le solite ribollite ricette di un Pd preso dal dilemma se candidare un sindaco o un ministro.

Infine, a continuazione  di quanto finora detto, vi segnaliamo un incontro dal significativo titolo:
Trasporto Metropolitano: interesse pubblico o speculazione?
organizzato dal gruppo consiliare La Città dei Comuni - Città metropolitana di Milano, mercoledì 29 marzo nella sala consiliare di via Vivaio n. 1.
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2.
La terza lezione di Mario Spinella su Gramsci, pubblicata dal nostro mensile di allora (ilponte della Lombardia - gennaio 1995):
L’Ordine Nuovo: il Gramsci dei Consigli

Tutta dedicata all’esperienza rivoluzionaria torinese che si svolge tra 1919 e 1920. Qui Gramsci diventa il dirigente operaio e il teorico del movimento comunista italiano e non solo.
Come sottolinea Spinella, riflettendo sulla situazione odierna di allora (gli anni ’90) ma a maggior ragione anche di adesso, qualsiasi forza politica di sinistra ha senso e può sviluppare positivamente i suoi obiettivi solo se la sua presenza nelle istituzioni è fortemente collegata ad un ruolo nel territorio e a un insediamento forte nella società, ovviamente soprattutto nei propri riferimenti sociali. La discussione pratica e teorica sulle Commissioni interne e sui Consigli di Fabbrica attraversa quasi interamente il novecento e ci pone oggi il complicatissimo quesito, superata la forma tradizionale del partito, sulle forme di democrazia diretta, partecipata e autogestita con le quali irrorare le diverse istituzioni elettive e rappresentative sempre più asfittiche, lontane dalla realtà e incapaci di reali politiche di cambiamento.

Le prime due lezioni le trovate su: 
www.ilponte.it
Da pubblicare:
- la quarta. I Quaderni del carcere: egemonia e ruolo degli intellettuali.
- la quinta. I Quaderni del carcere: blocco storico e conquista del potere; l’apporto di Gramsci al marxismo
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3.
Terracini e la Costituente
Settembre  1947 -  Due minuti significativi di intervista del cinegiornale Luce al presidente dell’Assemblea Costituente.
“L’Assemblea Costituente testimoniando della volontà e capacità degli italiani di rigere il loro avvenire sulla base di legalità democratica, li costituisce davanti al mondo come garanti della pace e della collaborazione tra i popoli”
http://www.futuraumanita.it/terracini/
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4.
Dalla nostra pagina facebook

La morte di Alfredo Richlin: una bellissima foto di Richlin e Berlinguer sorridenti.
Nell’anniversario della Comune, Melenchon con 100 mila parigini.
L’anniversario del rapimento di Moro e il patto di civiltà sancito dalla stretta di mano tra Berlinguer e Moro.
A 45 anni dalla elezione di Berlinguer  a segretario del Pci.

22 marzo 2017 - E' morto anche Alfredo Richlin, grande protagonista della storia politica italiana e del PCI. Giovanissimo partigiano, ha attraversato tutta la storia del PCI con la sua grande capacità analitica e la sua arguzia. Se ne è andato lasciandoci due messaggi, il suo no al referendum anti costituzionale e l'appello accorato alla ricomposizione e al rilancio della sinistra. Ciao Alfredo, grazie.

18 marzo 1871 - Nell' anniversario della Comune, più di 100mila parigini con JL Melenchon, la Francia non sottomessa torna in piazza per affermare i valori della sinistra, per il suo e per il nostro futuro.

16 Marzo 1978 - anniversario della strage di via Fani e del rapimento di Aldo Moro. La fine della illusione che fosse possibile, per il PCI, andare al governo attraverso la strategia democratica del "compromesso storico", elaborata da Enrico Berlinguer dopo il golpe in Cile. Un patto di civiltà sancito dalla stretta di mano dei due statisti, distrutto dall' attacco sanguinoso del braccio brigatista e della mente che guidava i servizi segreti.

13 Marzo 1972 -  Milano, Enrico Berlinguer viene eletto Segretario del Partito Comunista Italiano. Il suo pensiero attraversa e qualifica ancor oggi la politica, italiana ed internazionale.