NEWS febbraio 2011


 

1.dare cittadinanza alla questione rom, incontro pubblico 

2. novità nel nuovo quartiere adriano 

3. duro comunicato del comitato inquilini di via cavezzali 

a cura di Paolo Pinardi

 

1.

 OLTRE LA PAURA

 DARE CITTADINANZA ALLA QUESTIONE ROM  INCONTRO PUBBLICO

 VENERDI' 11 FEBBRAIO 2011 ORE 20.45

 SALA DELLA PARROCCHIA DI GESU' A NAZARETH  Largo Bigatti (Quartiere Adriano) - MILANO

 

 Parliamo dei Rom: in particolare delle famiglie che abitano nella Comunità di via Idro, ma anche di quelle di Triboniano, dei continui sgomberi delle famiglie stanziate a Rubattino, Bacula, Forlanini e Bovisa e più in generale di quella che comunemente viene definita  "l'emergenza Rom a Milano". Le soluzioni adottate in questi anni nella città di Milano come hanno affrontato la questione? Hanno risolto il problema?

 Altri comuni hanno operato in modo diverso: hanno sperimentato, positivamente, politiche di sostegno all'integrazione, di accompagnamento all'inserimento lavorativo, scolastico ed abitativo, con l'appoggio delle

Comunità Locali.

 Ascolteremo le testimonianze:

Associazione Villa Pallavicini, Associazione "elementare.russo",

Osservatorio sui razzismi, Fondazione Casa della Carità, Comunità Rom via

Idro 62, Comitato Genitori Elementare S. Mamete, Comitato "Vivere in Zona

2", A.N.P.I. Crescenzago,

Martesanadue, Legambiente Crescenzago

 

 ***************************************************************

 2.

 Nuovi percorsi di alcune linee atm nel quartiere Adriano.

 di Paolo Pinardi

Un primo risultato delle iniziative e delle proteste dei nuovi abitanti dell'area Marelli e dei vecchi abitanti del quartiere Adriano: i nuovi percorsi di alcuni autobus che entreranno nel nuovo quartiere.

Come non ricordare, però, la provvisorietà di questa soluzione; quella definitiva la si avrà con l'ingresso nel quartiere della metrotranvia 7 fino a Cascina Gobba collegando in questo modo l'intera mobilità pubblica

del nord città (Mm3 Zara, FFss Greco, Mm1 Precotto e Mm2 Cascina Gobba).

Gravissima quindi la decisione dei nostri amministratori di bloccare il prolungamento della metrotranvia per una presunta mancanza di fondi: ancora pochi mesi fa, l'amministrazione comunale approvava una variante di 73 milioni di euro per la tratta Bignami - Garibaldi della Mm5 per imprecisate modifiche tecniche, che si aggiungono ad una cifra di 557 milioni già spesi per una linea di 9 stazioni metropolitane in sotterranea

completamente inutili in quanto sul viale Zara e Fulvio Testi esistono già due metrotranvie in superficie in carreggiata autonoma.

 

Con il 15/20% di questa ultima variante si sarebbe potuto completare il prolungamento della 7, ma evidentemente gli interessi immobiliari e di altro genere che gravitano intorno al nuovo polo Isola, Repubblica e regione Lombardia rendono più conveniente investire nella inutile tratta Bignami-Garibaldi della Mm5 spa gestita da un consorzio privato (ulteriori informazioni su Mm5 dalla nostra news:

http://www.ilponte.it/news%20novembre.html.)

 

***********************************

 3.

 Contro le speculazioni e i rastrellamenti Per l'autodifesa e il diritto alla casa.

 Comitato inquilini - via Cavezzali 11

 

Tutti i politici si sciacquano la bocca parlando di democrazia, società civile e diritti umani.

Ma quando sono in ballo i loro interessi allora mostrano il loro vero volto.

Questo spiega quello che è successo questa la mattina del 8 febbraio in via Cavezzali 11, quando decine tra poliziotti, militari, digos e polizia locale hanno dato vita ad un vero e proprio rastrellamento nei 170

Appartamenti dello stabile.

Nel mirino gli immigrati "clandestini", gli abitanti sprovvisti di un contratto di affitto (perché la proprietà preferisce affittare in nero a molti degli inquilini, per arricchirsi di più e ricattare meglio) e, più in generale contro tutti gli abitanti sui quali pende la minaccia di chiusura dello stabile per inagibilità a causa dell'impianto elettrico non a norma.

Risultato: 6 immigrati, tra cui una donna incinta prelevati e, con tutta probabilità, trasferiti al CIE di via Corelli

Dopo i tentativi di sfratto dei mesi scorsi (andati a vuoto per l'autodifesa del comitato inquilini che si è costituito negli ultimi mesi) e l'ordinanza della giunta Moratti contro il degrado (la campagna elettorale

inizia così, come sempre, sulla pelle dei più deboli), l'operazione militare di questa mattina indica chiaramente la strada scelta dallo stato.

Quali che siano i giochi politici che stanno dietro questa operazione (che poco importano) la situazione appare piuttosto chiara: da una parte i *palazzinari* che fanno soldi a palate sfruttando il cosiddetto "libero mercato", *i politici* che ne difendono gli interessi e spesso coincidono con essi, e *le istituzioni dello stato *che intervengono militarmente per mantenere l'ordine dei potenti;

dall'altra le famiglie proletarie, italiane e non, costrette ad affitti esorbitanti e condizioni abitative inaccettabili (se degrado c'è questo è frutto dello stato di abbandono voluto da proprietà e amministrazione), e

che da mesi si sono organizzate per denunciare una situazione vergognosa Non resta quindi che proseguire sulla strada iniziata a giugno del 2010, in seguito alle mobilitazioni contro il coprifuoco in quartiere,

difendendosi dagli sfratti, denunciando i soprusi e gli illeciti della proprietà, contrastando i rastrellamenti razzisti e anti-popolari perpetuati dallo stato, organizzando la resistenza dell'intero palazzo.

In risposta a quanto accaduto questa mattina, e per rafforzare il percorso di autorganizzazione e autodifesa, il comitato inquilini organizzerà quindi nei prossimi giorni un'assemblea generale degli abitanti

******************************************

 Per iscriverti alla nostra news manda un messaggio a paolo.pinardi@ilponte.it