NEWS GIUGNO 2010

news n. 241 - giugno/2010 - appunti articoli iniziative libri...

1. via padova: opposizione unita in villa pallavicini - 2. via adriano: l'aler trasformata in immobiliare che specula vendendo appartamenti in edilizia libera - 3. continua la pantomima sul campo rom di via idro - 4. via paradisi: un'area comunale al servizio del costruttore privato.
news a cura di Paolo Pinardi

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1.
Allargare all'intera città l'aria fresca che viene da via Padova
Non ha limiti la penosa vicenda della maggioranza di centrodestra della zona 2 e del suo presidente leghista a  proposito di via Padova.
Hanno cercato in tutti i modi di ostacolare qualsiasi iniziativa o rapporto con via Padova e le sue associazioni le quali, al contrario, in diverse occasioni hanno saputo reagire all'assenza delle istituzioni dimostrando le grandi potenzialità di questa via.
Uguale discorso per Palazzo Marino e la sua sindaca che straparlano di sicurezza, maggior presenza di forze dell'ordine, di clandestini tutti delinquenti e di ordinanze varie da allargare a quasi tutte le periferie della città; salvo poi dover dare il patrocinio del Comune alle due giornate e far visita alla via, con la Moratti e la Moioli in prima fila, accompagnati dai rappresentanti della maggioranza del consiglio di Zona, con il presidente leghista talmente in difficoltà da dover motivare la sua presenza con la pura curiosità.
L’opposizione unita è riuscita a far passare la valorizzazione delle due giornate "via Padova è meglio di Milano" attraverso l’assegnazione di un contributo al comitato organizzatore. E il centrodestra si è spaccato..

Per ragionare insieme su come allargare il consenso a questo nuovo clima e all'aria fresca che la città comincia a respirare (basti ricordare che proprio qui tra piazzale Loreto, via Padova e viale Monza nel febbraio 2007 era iniziata la campagna securitaria di questa Amministrazione con la manifestazione capitanata da Moratti, De Corato e Salvini)
i consiglieri di opposizione della zona 2 promuovono un incontro con cittadini e associazioni,  consiglieri comunali e rappresentanti delle forze politiche
lunedì 28 giugno alle ore 21 in Villa Pallavicini.
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2.
Via Adriano 60 – L’Aler trasformata in immobiliare che specula vendendo appartamenti in edilizia libera.

Incredibile la velocità con la quale il Pirellone e Palazzo Marino stanno procedendo sull'area in cui solo un anno fa era funzionante il Centro professionale "Achille Grandi".

A fine giugno il consiglio di zona ha dovuto dare "parere su Accordo di Programma per la valorizzazione del complesso immobiliare di Via Adriano 60 - Milano - comportante variante al vigente P.R.G.". Il parere è

stato negativo in quanto una parte della maggioranza, rispetto alle convincenti argomentazioni dell’opposizione, ha votato anch’essa contro; come sappiamo il voto negativo non è di per sè risolutivo, in quanto i consigli di zona hanno un ruolo consultivo e di solito Palazzo Marino se ne infischia del loro parere.

Tanto è vero che in questi anni hanno inventato di tutto pur di non ammettere che la soluzione migliore per la nuova scuola media del quartiere (e anche della elementare) era proprio questa area.

Masseroli continua a dirci che è tutto risolto, che è stata trovata l'area nel vicino piano Adriano - Marelli dove verrà costruita la nuova scuola media, ma intanto non c'è nessuna delibera, nessuna decisione ufficiale: tutto va a rilento; come del resto gli altri servizi e infrastrutture promesse da anni (vedi a pag. 3 il volantino del comitato). L'intero piano rischia di stare in sospeso come nelle altre aree dismesse di Milano dove si è voluto a tutti i costi cementificare fregandosene di una città che sta scoppiando, sia in termini di ambiente che di traffico e vivibilità: è questo il nuovo sacco urbanistico di Milano che verrà ratificato e aggravato dal nuovo Pgt (piano generale del territorio).

Sempre nell'area Adriano – Marelli, mentre i 1.200 appartamenti cominceranno ad essere abitati già nei prossimi mesi: su oltre 1.000 appartamenti in edilizia libera, finora ne sono stati costruiti pochissimi e sono quasi tutti vuoti: la città ha bisogno di case in affitto.

Da qui la nostra proposta di modificare il piano, bloccare le costruzioni in edilizia libera e se proprio bisogna costruire spostarvi quanto previsto in edilizia convenzionata (anch'essa ormai un po’ cara e a rischio vendita) e soprattutto in affitto dalle vicine via Idro (difendendo il parco) e via Adriano 60 (difendendo il complesso scolastico già esistente).

Invece su via Adriano 60 si vuol procedere a velocità supersonica. La cosa più stupefacente di questo accordo è il contenuto: si sapeva della solita speculazione per fare cassa, ma questa volta si sono superati.

Non trovando il costruttore privato disponibile a sobbarcarsi l'intervento, hanno pensato bene di coinvolgere l'Aler, costretta, già alcuni mesi fa, ad acquistare l'area.

L'accordo riguarda un’area di 20.000 mq dove attualmente vi sono gli edifici della scuola professionale, un edificio precedentemente utilizzato come foresteria della Guardia di Finanza e un 70% di superficie libera.

Ora si prevede di abbattere tutto quanto e una nuova colata di cemento con un minimo di 8.800 mq in edilizia libera, 3.600 mq in edilizia agevolata (di cui sembrerebbe solo 25 appartamenti in affitto agevolato), 3.500 mq dii area commerciale di cui 2.500 che escluderebbe le grandi strutture e infine solo circa 4.500 mq  di area a verde, parcheggi e percorsi di uso pubblico.

L'Aler viene trasformata, per la prima volta nella storia dell'edilizia popolare milanese, in una immobiliare qualsiasi che gestisce la vendita di appartamenti a 3.500 euro al mq; i 25 appartamenti in affitto sono la foglia di fico per cercare di nascondere il senso dell'operazione.

Nella mozione approvata dal consiglio di zona si boccia l’intera operazione insistendo sulle ulteriori verifiche per la realizzazione della scuola elementare e media, l’aumento dell’area a verde e se proprio bisogna costruire appartamenti eliminare l’edilizia libera con il 70% per case in affitto e il 30% in edilizia convenzionata; infine si riduce notevolmente l’area commerciale essendo previsto a poche decine di metri un centro con un grande supermercato ed essendo vuoti parecchi negozi dell’attuale quartiere; si vorrebbe promuovere invece presenze di artigiani e creativi..

Paolo Pinardi

Il testo del volantino distribuito da
Il Comitato “Quartiere Adriano per una Scuola Media”
invita i futuri abitanti dell’Area ex Marelli ad unirsi per ottenere i servizi
Scuola media:
Continuano a prenderci in giro !!!! Dall’assemblea pubblica promossa dall’assessore masseroli (lepore, de pasquale), solo una realta’ desolante ed una sequela di reiterate promesse…….ancora solo promesse!!!.
Uno “spottone” pre elettorale: nessun progetto esecutivo, nessuna data precisa, nessuna certezza.
Scuola media: forse i lavori cominceranno nel 2011 e sara’ costruita al posto del centro sportivo. Se cosi’ sara’ il sito e’ sbagliato: troppo decentrato per il quartiere marelli–crescenzago.
Purtroppo nessun ripensamento rispetto al riutilizzo dell’ex Scuola professionale “a. Grandi” di via adriano.
Sc. Elementare: quella esistente e’ prossima al collasso ma deve bastare;
Nido & materna: forse i lavori inizieranno nel 2011;
Metrotramvia: non se ne parla nemmeno. Verra’ prolungata la linea su gomma fino a Precotto;
Viabilita’: a breve, non e’ previsto nessun intervento: 4 mila persone in piu’ per Il comune di milano non fanno differenza. Per il futuro si riparla ancora della “gronda nord/interquartiere nord. A noi serve una
strada per uscire dal quartiere, non un’autostrada di transito che porta altro traffico ed ulteriore inquinamento;
Centrale elettrica ed elettrodotti: l’interramento dei tralicci di alta tensione sara’ solo parziale , in compenso nel corso dell’assemblea sono stati evidenziati altri problemi (rumori + campo elettromagnetico della centrale aem di via ponte nuovo) che nessuno aveva previsto: una bella grana, che il comune dovra’ risolvere; ritardo nei lavori: l’assessore e’ stato evasivo, non ha “assicurato” il rispetto delle date nella consegna degli alloggi (ormai pagati da anni) ai legittimi proprietari;
Centro commerciale/supermercato: l’assessore masseroli ha incontrato il sig. Caprotti (patron di esselunga) ed e’ certo che prima o poi si fara’….
……..del doman non vi è certezza!!!
Per quanto tempo ancora dovremo essere presi in giro??
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3.
Sul campo Rom di via Idro è in corso una pantomima da mesi per cui rispetto ad una opposizione unita in consiglio di zona (un po meno a Palazzo Marino) che con un suo documento dice no al campo di transito e si alla presenza ventennale dei 150 rom in uno spazio che va riqualificato e che permetta alle famiglie presenti con i figli che vanno nelle scuole circostanti di decidere del loro futuro, c’è una destra che pur essendo costretta a convocare continue riunione non sa decidere tra l’accodarsi a quanto già deciso a Palazzo Marino da lega e pdl  con il sì al campo di transito dove concentrare tutti i rom della città (con le buone o con le cattive vedi via Triboniano) o stare con un fantomatico comitato leghista che raccoglie firme contro i rom vecchi e nuovi, contro gli extracomunitari e chi più ne ha…Ovviamente questo comitato si guarda bene dal partecipare a queste riunioni dove sono presenti opposizioni, associazioni e operatori; servirebbero idee e proposte che loro non sanno cosa siano: preferiscono strumentalizzare il problema e andare dal prefetto che non c’entra un tubo, ma che però li rassicura dicendogli che la mafia a Milano non esiste.
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4.
L'area comunale di via Paradisi al servizio dei costruttori privati
L’Area di proprietà comunale in via Paradisi 8 ha una superficie mq 650. E’ stata da poco bonificata dicono i nostri ineffabili amministratori (alcuni consiglieri dell’opposizione sostengono il contrario). Il Comune ora la cede in affitto ad una immobiliare, seppur per due anni, per essere utilizzata come cantiere per un intervento edilizio a fianco.
Sarebbe stato più opportuno inserirla nel recupero dell’area verde di via Vittorelli, tra via Padova e il naviglio Martesana di cui si parla da anni, ma evidentemente Palazzo Marino vuole tenerla così degradata per poi risolverla alla sua maniera: una bella colata di cemento. Ovviamente la maggioranza del consiglio di zona ha cercato in tutti i modi di farla approvare; non c’è riuscita per decorrenza dei tempi: ci penserà come al solito la nostra sindaca a fare un ulteriore regalo ai costruttori..

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