NEWS maggio 2013

a cura di paolo pinardi
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1.  “meglio via padova di milano”  il programma generale e quello alla casa della cultura islamica - 2. parte la progettazione partecipata dell’ex convitto nel parco trotter – 3. “meglio via padova di milano”: alcune tra le tante iniziative -  4. quest'anno niente polo idro a meglio via padova - 5. mercoledì parte dalla nostra zona il no al governissimo pd-pdl - 6. a bologna chiesa più povera: non solo a parole - 7. una moschea di quartiere in via padova - 8. fotografia di strada in via dolommiti

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1.

Puntuale come sempre, anche quest’anno arriva “via padova meglio di milano” con sempre più iniziative e partecipanti, specchio della vivacità e autonomia dei suoi promotori che non si sono adeguati o fatti inbrigliare da qualche finanziamento, ma anche delle tante potenzialità degli abitanti e dei commercianti della via.

Arte e esposizioni, musica teatro cinema e proiezionie, sport ambiente e animazione, letture dibattiti e storie della via, spiritualità gastronomia e altro ancora…

L’intero programma su www.meglioviapadova.it

Occasione come al solito per fare il punto sulle politiche di coesione sociale e rigenerazione urbana riguardante la via se non addirittura l’intera città. E qui in particolare si tocca con mano l’artificiosità del dibattito che in questi giorni tocca la città dei palazzi con quanti poliziotti in più o quanti militari nelle vie; qui si vede la realtà che tramite la crisi colpisce una lunga via di tante ricchezze e tante contraddizioni, degrado e povertà; qui ci si accorgere che molti se ne sono andati ovviamente soprattutto stranieri ma anche italiani, che altri se ne vorrebbero andare ma non hanno i soldi, che sempre più non riescono a pagare l’affitto o il mutuo o le bollette. E comunque alla fine qui vedi una via tumultuosa che continua a vivere, resistere consapevole che alcune cose si possono fare adesso o mai più e che il ritornello del “non ci sono i soldi” è una scusa bella e buona…

Tanti i poli dove le due giornate di festa si concentreranno a cominciare dal polmone verde della via: il Trotter dove insieme alle tante iniziative presto cominceremo a vedere i lavori di ristrutturazione dell’ex Convitto degradato (una delle poche belle notizie che vengono dalle nostre istituzioni); i tanti eventi attorno alla piazza Costantino per farla diventare un vero luogo per tutta Crescenzago e per fermare la cementificazione in atto nel quartiere Adriano, per non parlare di  Don Orione Cambini  o Celentano che non vogliono essere laterali ma protagonisti di cultura servizi sport e rigenerazione.

Tra i tanti poli né mancherà significativamente uno quest’anno: il campo rom di via Idro abbandonato a se stesso nonostante l’impegno di tante associazioni e cittadini e di una parte
dei rom; l’altra parte del campo, i delinquenti (pesci dentro l’acqua del degrado), per il momento l’hanno vinta grazie all’assenza in questi anni delle istituzioni preposte comprese forze dell’ordine e vigili che quando c’erano si voltavano dall’altra parte…

Di seguito il programma che si svolgerà in uno dei luoghi più interessanti della via: la casa della cultura islamica, che ci testimonia anche l’inconcludenza e i tanti bla bla bla di questi due anni sui luoghi di culto (leggi moschee) che la nostra città non meritava.

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A cura del Comitato vivere in zona 2 - Presentazione del libro di Pietro L. Verga:

"Rigenerare via Padova. Da un vuoto di politiche alla proposta di una politica collaborativa".

sabato 25 maggio alle ore 10,30  - Casa della cultura islamica - via Padova 144.

Partecipano insieme all'autore:

Gianni Biondillo, scrittore e architetto

Daniela Farioli, Servizio Contratti di Quartiere - Assessorato Politiche per la Casa di Milano

Asfa Mahmoud, Casa della Cultura Islamica

Paolo Pinardi, Comitato vivere in zona 2

Alberto Proietti, Commissione Urbanistica Consiglio di zona 2

Francesca Santaniello, Politecnico di Milano

Sono previsti interventi delle associazioni che operano su via Padova

Il processo di trasformazione che nell'ultimo decennio ha influenzato l'area di via Padova ha definito nuovi equilibri locali ed allo stesso tempo ha condizionato l'immagine del quartiere ed i suoi rapporti con il resto della città. Il risultato è una fase di crisi e incertezza a partire dalla quale si delineano due prospettive di sviluppo che, per diverse ragioni, hanno impatti poco auspicabili: da un lato il non-intervento che implica l'abbandono del quartiere agli attuali processi di de-gentrification definendo uno scenario di relegazione; dall'altro un possibile intervento del mercato immobiliare potrebbe in futuro intravedere via Padova come territorio di sviluppo di operazioni speculative che porterebbero a processi di gentrification.

Prendendo spunto dall'esperienza americana, sembra tuttavia possibile elaborare una proposta progettuale "terza", capace di conciliare intervento pubblico, interessi privati e mantenimento (almeno di una buona parte) della popolazione attuale.

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La storia di via Padova attraverso la cronaca dal secondo dopoguerra ad oggi

alla Casa della cultura islamica di via Padova 144

Sabato 25  ore 10.30/16.00 - Domenica 26 ore 10.30/16.00

La mostra contiene articoli di diverse testate nazionali e locali su via Padova. Quest'anno la mostra si concentra sugli anni '90.

A cura di Martesana2 e Comitato vivere in zona 2

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Le chiese nel mondo musulmano e le moschee in Italia

sabato 25 ore 10.30/16.00 - Domenica 26 -  ore 10.30/16

Una comparazione visiva tra le chiese esistenti nel mondo musulmano e la realtà delle moschee in Italia curata dalla Casa della cultura islamica

http://www.facebook.com/events/250245535118649/?ref=22

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2.

lunedì pomeriggio presso la ex-chiesetta del Parco Trotter avviamo il percorso di progettazione partecipata per definire l'utilizzo degli spazi ad uso sociale e culturale dell'ex convitto
del Parco Trotter.
Questo è un primo passo, rivolto alle associazioni della zona e aperto a tutta la cittadinanza.
Il percorso vedrà poi il coinvolgimento di tutti gli assessorati per costruire insieme, attraverso il contributo di idee di tutti, il futuro di un luogo storico di grande importanza per la zona 2 e l'intera città.
Conto sulla Vostra partecipazione

Francesco Cappelli

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3.

IL 25 E 26 MAGGIO TORNA VIA PADOVA è MEGLIO DI MILANO
la quarta edizione della festa dei cittadini, delle associazioni, dei negozi e delle realtà di via Padova, promossa dall'associazione "Via Padova è meglio di Milano"!
2 giorni con più di 130 eventi in tutta la via e più di 80 realtà partecipanti: scuole, associazioni, cittadini, teatri, gruppi musicali, negozi e molto altro. Troverete sport di strada, musica, teatro, pranzi, aperitivi, balli, arte, concerti, una lotteria che coinvolge più di 50 negozianti della via e molto di più.

Tutte le informazioni su www.meglioviapadova.it/
Siamo anche su Facebook alla pagina Via Padova è meglio di Milano per aggiornarvi in tempo reale su quanto accadrà durante la festa!

Quest'anno la festa è quasi integralmente autofinanziata: per aiutarci acquistati i biglietti della lotteria agli infopoint della festa con molti premi offerti dai negozianti della via, e scoprite sul nostro sito dove mangiare per aiutarci!

il 25 e 26 Maggio vieni in via Padova, invita gli amici!
col contributo di Guna e il patrocinio del comune di Milano
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Anche il Teatro Officina da sempre sostenitore di questa iniziativa, darà il proprio contributo. Siete tutti invitati all’evento , tre appuntamenti dedicati al tema del cibo che si svilupperanno lungo via Padova: il menù teatrale sarà offerto presso la ; si scatenano le musiche dei , introdotti da un affamato Pulcinella interpretato da ; infine i brani teatrali saranno accompagnati con tammurriate, pizziche e tarante suonate dai .
Teatro Officina sabato 25 maggio
DI CHE COSA HAI FAME? alle ore 16:00Biblioteca Comunale Crescenzago - alle ore 17:30 sul marciapiede di via Padova 186 Mondorchestra Francesco Mazza - alle ore 18:30 all'Enoteca Ligera Malapizzica
 
Inoltre, il Teatro Officina e altre realtà del quartiere promuovono l’iniziativa , una serie di incontri che offriranno un luogo e un tempo in cui sostare per dialogare e riflettere sull’importanza collettiva e individuale del A questo la scansione degli incontri.
domenica 26 maggio tra le 10:00 e le 17:00 Associazione Via Padova è Meglio di Milano Teatro Officina IL SILENZIO INTERIORE IN CITTA’.
 
Per tutti  questi appuntamenti l’ingresso è libero e gratuito
Un caro saluto a tutti voi.
info@teatroofficina.it | www.teatroofficina.it
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Casa della Poesia al Trotter  in collaborazione con La Sacca del Diavolo di Radio Popolare
vi invita all'Auditorium ex Chiesetta del Trotter
Sabato 25/5   dalle 18.30  in avanti...
A CONCERTO per UN POETA

OMAGGIO della Casa della Poesia al Trotter
a Roberto SANESI
interviene  GIUSEPPE LANGELLA
interviste di Roberto CARUSI nella straordinaria Jam Session
con Mario Arcari, Elena Casoli, Paolo Ciarchi, Silva Costanzo, Paolino Dalla Porta, Riccardo Luppi, Lorenzo Missaglia, Filippo Monico, Alberto Morelli, Franco Parravicini, Federico Sanesi, Vincenzo Zitello

introduce Giancarlo NOSTRINI

nella grande FESTA  "Via Padova è meglio di Milano" - Ingresso LIBERO  non perdeteveli!
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Anpi Crescenzago: A Crescenzago, per gli amanti della Cultura e dell’Arte segnaliamo:
Sabato 25 maggio:
. Ore 10: Visita guidata alle lapidi dei partigiani e all’ex-Municipio, a cura dell’Anpi e del suo presidente Giuseppe Natale
• Ore 11: Incontro per la Valorizzazione della Piazza Costantino/Via Meucci  e dell’edificio ex Municipio di Crescenzago
Domenica 26 maggio:
• Ore 11: (Ritrovo ore 10,30 in piazza Costantino) Biciclettata turistica lungo le vie del Borgo antico e moderno: Riviera di Crescenzago, via Lazzaretto, Cascine e Parco Adriano, nuovo quartiere di via Adriano, con Aldo Bonora, Ferdy Scala, Alberto Proietti
• Ore 16: Presentazione del libro su via Padova.


Allo Spazio Enoculturale Amistanidi via Emo 10,
l’Associazione Martesana, Memoria e Cultura organizza le seguenti iniziative:
Sabato 25 maggio e Domenica 26 maggio        
Mostra Fotografica “Camminando nel tempo lungo la Martesana”, 80 immagini storiche e artistiche del vecchio e nuovo Naviglio, con foto di Antonio e Renato Bont, Giuseppe Carfagno, Enrico Cattaneo, Famiglia De Ponti, Renzo Oriani, Fernando Ornaghi, Giorgio Toscani, Gorla Domani, Rodolfo Kaspareck, MZ10, Biblioteca Sormani, Civica Raccolta d’Arte Bertarelli, Fondi: Borghini, Crotti, Gavazzi.
• ore 10,30-11,15: YOGA DELLA RISATA, a cura di LUCA MAGHERNINO
• ore 11,30-12,30: proiezione filmati
• ore 16-17: proiezione filmati
• ore 17-18: LEZIONI DI TANGO (con ANTONIO y ANNA e la Escuela de Tango Argentino)
• ore 19-20: Lezioni di Tango e proiezione video
Sabato 25 maggio
•ore 18-19: Spettacolo musicale di canzoni milanesi “EL BARBUN DEL NAVILI” con il complesso I MAL TRA' INSEMA DE PRECOTT (Gigi Galbusera, Armando Pisanello, Roberto Bartolini, Diego e Roberto Mariani, e la partecipazione straordinaria di Nando Celata)
Domenica 26 maggio
• ore 18-19: Spettacolo teatrale BEL PAESE E' LOMBARDIA con l'attore ROBERTO MARELLI, che eseguirà una recita sul dialetto, i modi di dire e le tradizioni lombarde.
 
L'ANPI Crescenzago è anche su Facebook.
L'ARCHIVIO VIDEOFOTOGRAFICO DELL'ANPI CRESCENZAGO:
http://infointerstampa.jimdo.com/
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Domenica 26 maggio 2013, dalle ore 10 alle ore 17
PARCO TROTTER – ex Chiesetta, via Padova 69
Ass. Via Padova è meglio di Milano promuove, all’interno della festa di via Padova, un luogo dove sostare per condividere incontri ed esperienze sul tema del silenzio e riflettere sulla sua importanza individuale e collettiva.
Ore 10:00 – E io dove vado?  testimonianza di Franca Ciccòlo Fabris, Ass. Italiana Amici di Nevè Shalom Wahat as Salam
Ore 11:00 - Una stanza del Silenzio dedicata al Card. Martini – Richiesta al Sindaco dai promotori del “Rapporto sulla questione dei quartieri di case poplari a Milano” Franca Caffa, Comitato inquilini Molise-Calvairate-Ponti
Ore 12:00 - Parola e silenzio nella creazione artistica
Daniela Bianchi Airoldi, Teatro Officina
Ore 13:30 – La preghiera meditazione
Shaza Ahamad Ali, Casa della Cultura Islamica di via Padova
Ore 14:30 - Dodici anni a Milano della Tenda del Silenzio
Matilde Faravelli, Comunità di Sant’Angelo
Ore 15:30 -  Comunicare senza parole
Nicoletta Polla Mattiot, Accademia del Silenzio
Ore 16:30 - La preghiera del cuore o meditazione profonda
Roberta Mauri, Ricostruttori nella preghiera

A cura di:
- Ass. Apriti Cielo! www.apriti-cielo.it - Ass. Il Graal www.graal-italia.org - Avatara www.avatara.it
- Ass. Ricostruttori nella preghiera www.iricostruttori.com - Teatro Officina www.teatroofficina.it

Con l’adesione e partecipazione di:
- Accademia del Silenzio www.lua.it/accademiasilenzio
- Casa della Cultura di Milano www.casadellacultura.it
- Casa della Cultura Islamica facebook: Casa-della-Cultura-Islamica-Via-Padova
- Casa per la Pace www.casaperlapacemilano.it
- Firmatari del  “Rapporto sulla questione dei Quartieri di case popolari a Milano” (Comitato Inquilini Molise-Calvairate-Ponti , Ass. Luisa Berardi onlus, Ass. Formica onlus, Parr. di S.Pio V e S. Maria di Calvairate, Parr. di S. Eugenio, quartieri Calvairate, Molise e Ponti, Parr. B.V. Addolorata, San Siro, Rete Giambellino-Lorenteggio, Coop. Soc. Comunità del Giambellino, Com. Inq.“Primo Quartiere Umanitaria” di via Solari 40,  Parr. Maria Madre della Chiesa, Gratosoglio – padre Eugenio Brambilla, Dir.Scuola Popolare “I care” Gratosoglio-Barona , Ass. Antigua onlus, Doposcuola Gratosoglio, Com. di Quartiere Salomone, Caritas Decanale Forlanini , Unità Pastorale Forlanini: Parr. Beata Vergine Addolorata in Morsenchio, Parr. San Galdino, Parr. S. Lorenzo in Monlué, Parr. S. Nicolao della Flue, Parr. Sacro Cuore in Ponte Lambro, don Gino Rigoldi, Comunità Nuova, Medicina Democratica, SUNIA Milano,S.I.C.eT. Milano, UNIAT Milano Unione Inquilini
Milano, Camera del Lavoro di Milano , C.I.S.L. Milano) www.comitatoinquilini.org
- Fondazione Casa della Carità A.Abriani www.casadellacarita.org
- Nevè Shalom Wahaat as Salam www.oasidipace.org
- Ordine della Sororità Maria Nascente
- Tenda del Silenzio
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“Meglio via Padova di Milano” alla Casa della Cultura Islamica

A cura del Comitato vivere in zona 2 - Presentazione del libro di Pietro L. Verga:
"Rigenerare via Padova. Da un vuoto di politiche alla proposta di una politica collaborativa".
sabato 25 maggio alle ore 10,30  - Casa della cultura islamica - via Padova 144.
Partecipano insieme all'autore:
Gianni Biondillo, scrittore e architetto
Daniela Farioli, Servizio Contratti di Quartiere - Assessorato Politiche per la Casa di Milano
Asfa Mahmoud, Casa della Cultura Islamica
Paolo Pinardi, Comitato vivere in zona 2
Alberto Proietti, Commissione Urbanistica Consiglio di zona 2
Francesca Santaniello, Politecnico di Milano
Sono previsti interventi delle associazioni che operano su via Padova

Il processo di trasformazione che nell'ultimo decennio ha influenzato l'area di via Padova ha definito nuovi equilibri locali ed allo stesso tempo ha condizionato l'immagine del quartiere ed i suoi rapporti con il resto della città. Il risultato è una fase di crisi e incertezza a partire dalla quale si delineano due prospettive di sviluppo che, per diverse ragioni, hanno impatti poco auspicabili: da un lato il non-intervento che implica l'abbandono del quartiere agli attuali processi di de-gentrification definendo uno scenario di relegazione; dall'altro un possibile intervento del mercato immobiliare potrebbe in futuro intravedere via Padova come territorio di sviluppo di operazioni speculative che porterebbero a processi di gentrification.Prendendo spunto dall'esperienza americana, sembra tuttavia possibile elaborare una proposta progettuale "terza", capace di conciliare intervento pubblico, interessi privati e mantenimento (almeno di una buona parte) della popolazione attuale.
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Le chiese nel mondo musulmano
sabato 25 ore 10.30/16.00 - Domenica 26 -  ore 10.30/16 – A cura della Casa della Cultura Islamica
Le chiese esistenti nel mondo musulmano attraverso fotografie e video provenienti dall’intero mondo musulmano
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La storia di via Padova attraverso la cronaca dal secondo dopoguerra ad oggi
Sabato 25  ore 10.30/16.00 - Domenica 26 ore 10.30/16.00 – alla casa della cultura islamica

La mostra contiene articoli, notizie e commenti di testate nazionali e locali; in particolare Mizeta10 agli inizi degli anni 90 e di Mizonadieci e MartesanaDue alla fine.
Quest’anno la mostra si concentra sugli anni ’90 attraverso i quali riusciamo a comprendere l’attuale conformazione urbana, sociale e multiculturale dell’attuale via Padova.
I primi tentativi di senso unico nella via,
l’abbandono dell’industrie con i loro uffici all’inizio della via (Roche) e di veri e propri siti come la Marelli in fondo,
le prime battaglie contro la cementificazione e per i servizi nel quartiere Adriano, i primi progetti per riqualificare piazza Costantino,
il peregrinare lungo la via del Leoncavallo sfrattato,
il parco Trotter con la sua associazione impegnata nella sua difesa,
la nascita della Casa della Cultura Islamica ed i suoi spostamenti alla ricerca di spazi sempre più adeguati
la microcriminalità e i grandi omicidi alla fine degli anni ’90 con le prime strumentalizzazioni razziste
e soprattutto l’instancabile lavoro culturale del Circolo Bertolt Brecht.
A cura di MartesanaDue e Comitato vivere in zona 2
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4.
Quale futuro per il Villaggio Rom di via Idro?
Tra i “poli” della festa Via Padova è meglio di Milano lo scorso anno c’era anche Via Idro.
Proprio all’interno del villaggio - che ottiene l’attenzione dei giornali solo quando si presenta il pretesto per alimentare il pregiudizio
contro i rom - si tennero spettacoli musicali e teatrali, installazioni artistiche, presentazioni di libri, proiezioni di film e video, giochi e laboratori per bambini.
Nonostante la pioggia furono due giorni fantastici! Molte persone entrarono per la prima volta in un campo rom, fecero nuove conoscenze e si divertirono.
Parecchie di quelle persone sono tornate in seguito nel campo, in occasione di cene sociali al Marina Social Rom, visite guidate, biciclettate, incontri letterari. E ogni settimana si sono ripetuti i laboratori d’animazione per i bambini, all’aperto con il bel tempo, nei locali del Centro Polifunzionale comunale quando il tempo  non lo consentiva.
Sembrava funzionare questo piccolo tentativo di conoscenza e di scambio: dal basso, con poca teoria e poche risorse economiche, quelle raccolte tra la Rete delle associazioni e degli amici. Sembrava anche che l’Amministrazione, cambiata nelle persone e nei programmi, volesse finalmente riprendere a occuparsi del campo, i cui problemi negli ultimi anni sono aumentati anche a causa di una gestione a dir poco carente.
Poi sono iniziate le emergenze. Prima quelle della luce elettrica e delle fogne, affrontate solo dopo ripetute sollecitazioni. Poi diversi membri della comunità sono stati fatti oggetto di atti di intimidazione e di violenza, di cui si sono resi protagonisti soggetti interni al campo ben conosciuti dalle Autorità. Alcune famiglie sono state costrette ad andarsene e le loro abitazioni sono state devastate e incendiate. Anche il Centro Polifunzionale è stato fatto oggetto di una sistematica devastazione, che continua tuttora,
nell’indifferenza generale.
I nostri ripetuti appelli all’Amministrazione Comunale non hanno avuto ad oggi gli effetti sperati. Ci è stato detto che con lo sblocco dei finanziamenti del Piano Rom, Sinti e Camminanti (c.d. “piano Maroni”), il campo di via Idro sarà riqualificato. Ma oggi la situazione è tale che potrebbe restare ben poco da riqualificare.
Perciò quest’anno il campo di via Idro resta fuori dalla festa. Quella bella esperienza non si può ripetere.
E forse non vedrà mai la luce il progetto di villaggio solidale, inserito in un’area verde pubblica (il Parco della Media Valle del Lambro) e integrato nel quartiere, proposto dalla Rete delle associazioni e degli amici e approvato dal Consiglio di zona.
A noi pare che si stia perdendo l’occasione di dimostrare che la “questione rom” può essere affrontata e governata in modo diverso, come peraltro chiedono all’Italia le stesse Istituzioni dell’Unione Europea.
E ci chiediamo: cosa ne sarà di quello spazio, quando sarà del tutto abbandonato? Sarà una risorsa per la Zona 2, o si aprirà una nuova fase di problemi?

Rete delle Associazioni e degli Amici della Comunità Rom di Via Idro
ciclostilato in proprio 23 maggio 2013
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5.

Riportiamo di seguito il testo di un appello di molti esponenti della sinistra della nostra zona che si interrogano sul come reagire alla svolta gravissima avvenuta nel paese con il governissimo Pd-Pdl.
Un'iniziativa originale rispetto tutto sommato ad una certa stagnazione politica a Milano; perfino il movimento giovanile di Occupy Pd qui da noi ha avuto poca risonanza scontando forti discussioni e divisioni nel Pd milanese in una logica molto interna che non ha saputo parlare alla città.
Altri hanno cercato risposte propagandistiche e altri ancora in città hanno cominciato seriamente ad interrogarsi. A maggior ragione l'iniziativa interessante della nostra zona può essere di ulteriore stimolo.
 
Anche per te è successo qualcosa?

L’insoddisfacente risultato della coalizione ItaliaBeneComune e l’ancor più sconcertante
vicenda che ha portato alla rielezione del Presidente Napolitano e alla formazione del
Governo Letta-Alfano, con il voto di PD e PDL e Scelta Civica, hanno certamente prodotto
una delusione profonda tra gli elettori e il popolo della sinistra.
Sinistra Ecologia e Libertà, in coerenza con gli impegni assunti prima delle elezioni, si è
opposta a questo esito che rischia di produrre una distanza incolmabile tra gli elettori e i
loro rappresentanti e le aspettative di cambiamento del Paese emerse, sia pure in modo
contraddittorio, con i risultati delle ultime elezioni.
Se per un verso in questo momento Sinistra Ecologia e Libertà appare come l’unica
forza di sinistra che nel Paese abbia un peso in grado di influire sulle scelte politiche del
futuro, sono altrettanto evidenti i suoi limiti e la debolezza che questa esperienza ancora
dimostra, fattori che lo stesso Nichi Vendola non ha mancato di sottolineare.
Come militanti, simpatizzanti ed elettori di sinistra ci pare necessario e probabilmente
inderogabile interrogarci se e in che modo si possa costruire un più grande e forte
soggetto politico di una sinistra moderna ma non appiattita alle logiche del capitale
finanziario dominanti.
Vogliamo parlarne assieme a tutte e tutti quelle/i che pensano che l’uscita dalla crisi
economica, ma anche da quella politica e morale, possa e debba avvenire a sinistra,
rimettendo al centro dell’orizzonte i diritti, da quello al lavoro a quelli civili, ai beni comuni,
al di là delle proprie legittime, ma individuali, appartenenze.
Vogliamo verificare come sia possibile superare la stretta tra una politica conservatrice e
sorda alle domande di cambiamento che attraversano la nostra società in un momento
di così grave crisi economica-sociale e l’espressione, spesso confusa, di una protesta
distruttiva verso ogni rappresentanza politica che rischia di disperdere le molte energie
ancora presenti senza costruire però una reale alternativa allo stato di cose presenti.
Vogliamo farlo con tutte e tutti quelle/i che credono non sia possibile stare alla finestra ad
assistere silenziosi, consci che sia sempre più necessario e attuale fare ognuno un piccolo
passo indietro per compierne insieme tanti in avanti.

Annale Paola, Dino Barra, Deborah Besseghini, Carlo Bonaconsa, Susanna Calti,  Angelo
Caruso, Federico Chendi, Alberto Ciullini, Elena Comelli, Silvana Galassi, Paolo Gonzaga,
Claudio Guzzi, Piero Leodi, Emanuela Manni, Paolo Matteucci, Rosario Mignemi,  Cesare
Moreschi, Francesco Muraro, Giuseppe Natale, Rita Pelusio, Anna Pepe, Giorgio Perego,
Paolo Pinardi, Antonio Piazzi, Alberto Proietti, Sumaya Abdel Qader, Tullio Quaianni,
Renato (Tempio d’Oro), Monica Tortoreto, Silvio Tursi.

L’incontro si terrà mercoledì 29 maggio alle ore 21 presso la sede dell’ANPI di Piazza Costantino
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6.
NOI SIAMO CHIESA  - vi.bel@iol.it  -  www.noisiamochiesa.org
Don Gallo: un ricordo fraterno e affettuoso  da tutti e da tutte di “Noi Siamo Chiesa”
Tutti noi aderenti e simpatizzanti di “Noi Siamo Chiesa” partecipiamo alla scomparsa del fratello don Andrea Gallo con commozione e sofferenza, ma la nostra speranza cristiana lo sa ora in un’altra dimensione, quella della serenità e della felicità.
Con don Andrea ci fu da sempre comune sensibilità e condivisione sia sulla sua aspra critica al sistema ecclesiastico, sia sul suo impegno ad  includere tutti nella società e nella Chiesa, gli emarginati, i sofferenti, i malati, i drogati, gli ultimi. Il suo impegno politico nasceva dal Vangelo ma di esso non faceva una bandiera, semplicemente stava sempre sui confini, a fianco dei tanti che non hanno voce e per la pace fondata sulla giustizia.
La straordinaria e del tutto inusuale eco che la sua scomparsa ha avuto sui media testimonia quanto la pratica del Vangelo sia ascoltata da una vasta area dell’opinione pubblica se va al fondo del messaggio cristiano, anche nelle sue dimensioni “anarchiche” di contestazione del potere ecclesiastico e del potere civile.
 Una generalità di uomini in ricerca, ma dalla passione per l’uomo, è stata aiutata da don Andrea a riscoprire la propria spiritualità  che, cristianamente ispirata o laica, dà un senso alla propria vita e al proprio rapporto col prossimo.
 
Esprimiamo tutta la nostra vicinanza alla comunità di S. Benedetto al Porto e saremo presenti in molti all’ultimo ricordo di don Andrea.
Roma, 23 maggio 2013 NOI SIAMO CHIESA
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Referendum a Bologna. Una proposta: la Chiesa, se vuole essere povera, ci metta del suo e vanifichi lo scontro tra guelfi e ghibellini.
 
Il referendum di Bologna pro o contro il finanziamento comunale alle scuole materne paritarie è diventata una questione nazionale, sulla quale intervengono ogni giorno opinionisti, politici di ogni colore, amministratori.
Chi ha promosso il referendum si richiama alla questione generale posta dall’art. 33 della Costituzione che, fin che è in vigore, non può essere ignorato, e pone giustamente il problema di un’offerta statale di istruzione,  generalizzata sul territorio e che comprenda non solo la scuola dell’obbligo. Da questo punto di vista l’intervento dello Stato è molto carente e comodamente lascia  alle amministrazioni locali l’impegno a venire incontro alla domanda delle famiglie che, tutte, ora considerano necessaria la scuola dell’infanzia, anche molto importante in ordine alla  presenza femminile nel mondo del lavoro. Chi si oppone all’eliminazione del contributo comunale alle scuole paritarie invece si rifà, pragmaticamente, alla positiva esperienza, negli ultimi vent’anni, di questo rapporto pubblico-privato in città, a esperienze analoghe in molte altre amministrazioni e alle difficoltà di bilancio che ostacolerebbero lo sviluppo delle scuole comunali.
 
Mi sembra che si scarichino  su questo referendum, in modo forse inevitabile, anche forti tensioni politiche conseguenti a una modifica inedita dei precedenti schieramenti  nel governo del paese. Rende poi difficile una riflessione pacata su tutta la situazione questo intreccio dei  bisogni e delle  legittime attese della realtà locale  con  i principi generali che ispirano l’organizzazione dell’istruzione pubblica e  con lo scontro aperto nell’area di opinione della sinistra.
Ciò premesso, a me pare che si potrebbe  tentare un approccio diverso che parta dall’interno della comunità dei credenti per sdrammatizzare lo scontro ed evitare che la Chiesa sia risucchiata in uno  schieramento rigido (come invece sta  avvenendo e come ha già prefigurato nei giorni scorsi il Card. Bagnasco).
Dico questo perché siamo consapevoli, in quanto credenti che si ispirano  al Concilio Vaticano II, di quanto siano dannosi i conflitti che periodicamente attraversano la nostra società tra cattolici e laici (o laicisti). Infatti siamo preoccupati che il Vangelo sia conosciuto per quello che è e non per come è vissuto da quanti si schierano contro le  presenze considerate indebite dell’apparato ecclesiastico nella società e nelle istituzioni.
Parto dalla premessa che in questo momento, ben più che in passato, grazie a papa Francesco, si parla di Chiesa povera e dei poveri  e che la situazione di crisi pesa su troppi, ovunque nel nostro paese.  Mi chiedo perché le autorità ecclesiastiche competenti, pur lasciando impregiudicata ogni loro questione di principio (libertà di educazione, principio di sussidiarietà…) non pensano a una iniziativa unilaterale che preveda che sia la Chiesa locale ad accollarsi il milione di euro che costituisce l’impegno attuale dell’amministrazione comunale a favore delle scuole paritarie dell’infanzia, garantendosi contestualmente che questa somma così “risparmiata” sia poi destinata nel bilancio comunale a interventi a favore dei soggetti più colpiti dalla crisi. Per essere concretamente praticabile, questa possibile soluzione potrebbe essere gestita gradualmente nel tempo (per esempio tre-quattro anni). Secondo questa proposta, la curia dovrebbe  trovare le  risorse necessarie, riducendo qualcosa di quanto ha (Chiesa povera, non solo a parole). E potrebbe, in questa occasione eccezionale, aprire  al proprio interno una riflessione generale  sui propri beni, sui propri bilanci e  sulla loro gestione sia in ordine a questa specifica finalità  sia in ordine alla ben  nota imprevista e recente eredità, la cui destinazione potrebbe essere, almeno in parte, finalizzata all’ipotizzato intervento per le scuole. Appunto una Chiesa più povera, più trasparente ma soprattutto più credibile.
 
Non penso che sia cosa impossibile, sarebbe una iniziativa che spiazzerebbe  entrambi i fronti contrapposti, vanificherebbe il senso stesso del referendum e gioverebbe alla credibilità della Chiesa che si dimostrerebbe   inoltre  ancora piùpartecipe  della situazione sociale di emergenza in cui ci troviamo.
 
Vittorio Bellavite, coordinatore nazionale di “Noi Siamo Chiesa”
Roma, 22 maggio 2013
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7.
Una moschea di quartiere per via Padova

Durante la presentazione del libro sulla rigenerazione di via padova, tenutasi alla Casa della cultura islamica sabato scorso nell’ambito di “meglio via padova di Milano”, è stata fatta dagli organizzatori dell’iniziativa la proposta di una nuova moschea di quartiere su una parte dell’area del deposito Atm.
L’area insieme ad altre compresi alcuni condomini sono stati al centro della discussione come possibili luoghi oggetto di interventi di riqualificazione urbana tramite investimenti di fondazioni private e di soggetti no-profit coordinati da una forte regia pubblica sulla base anche di esperienze newyorkese.
Accanto a questa proposta è stato sottolineata l’importanza dell’intervento già deciso e programmato al parco Trotter riguardante il recupero e l’utilizzo sia scolastico che sociale dell’ex convitto frutto della collaborazione tra l’Amministrazione comunale e fondazione Cariplo; insieme questi due interventi sarebbero la rappresentazione visiva e strategica delle potenzialità della via e del suo laboratorio interetnico in corso.
Il deposito Atm tra via Padova, Esterle, Palmanova e Cambini consiste in un’area pubblica di 25 mila mq2 già inserito dal Pgt in un Ambito di trasformazione necessario di interventi. La moschea di quartiere occuperebbe una parte dello spazio recuperato interamente tramite un Pii (piano integrato d’intervento) che dovrebbe prevedere funzioni di pubblico interesse ma anche e soprattutto una occasione di sviluppo e valorizzazione delle economie locali; in questo modo si supererebbe un luogo inaccessibile e impermeabile al quartiere per farlo diventare un  tassello del mosaico della via, capace non solo di ricucire parti di quartiere attualmente in discontinuità ma anche di riconnettere il rapporto
tra via Padova e Milano.
Infine questa proposta porta a soluzione una questione che si trascina da almeno vent’anni con le varie sedi del centro islamico  su via Padova tutte anguste inadeguate e insufficienti con conseguente immagine negativa della via e della città  incapace di una risposta di convivenza religiosa e multiculturale all’altezza di tutte le grandi metropoli europee; non sfugge a nessuno, come sottolineano gli amici della Casa della cultura islamica, la ricaduta in termini di investimenti non solo riferiti direttamente alla moschea di quartiere (totalmente autofinanziata) ma anche all’intero quartiere.
Nei prossimi giorni partirà una petizione per raccogliere adesioni e consensi già registrati tra cittadini, associazioni, amministratori, intellettuali e artisti presenti alla festa.

martesanadue@ilponte.it

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Rigenerare Via Padova - di Pietro L. Verga - € 15,00

il libro lo potete acquistare al Ligera di via Padova

da un vuoto di politiche alla proposta di una politica collaborativa
Il libro offre un'analisi del processo di trasformazione del quartiere di via Padova dell'ultimo decennio, 
analizza le politiche pubbliche adottate sul territorio ed infine, basandosi sull'esperienza statunitense 
delle community development corporations, propone una strategia d'intervento ed alcune esplorazioni progettuali 
per la rigenerazione dell'area.

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8.
STREET PHOTOGRAPHY
Fotografia di strada
Workshop intensivo in 4 week-end a Cityart di via Dolomiti
www.cityart.it
"Non esiste la fotografia artistica. Nella fotografia esistono, come in tutte le cose,delle persone che sanno vedere e altre che non sanno nemmeno guardare" (Nadar)

La Street photography è l’istantanea della vita urbana osservata per strada nella sua quotidianità e nei suoi molteplici aspetti, privilegia l’attimo, 
il momento decisivo.
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