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Bretella 

Ultimi sviluppi sulla bretella di Greco

 

La Bretella di Greco, ovvero il collegamento ferroviario tra Stazione Centrale e Malpensa, è tornata alla ribalta del Consiglio di Zona 2 nella seduta dell’8 ottobre.

Chi ricorda, si chiederà se è cambiato qualcosa dall’ ultima delibera del Consiglio di Zona 2, che aveva ribadito, in un Consiglio straordinario tenutosi il 7/06/02 , il parere negativo, unite maggioranza e opposizione, sul progetto presentato dalle Ferrovie dello Stato.

Chi invece ne sente parlare per la prima volta deve sapere che il problema si è posto già dal marzo 1999, quando si è fatta concreta la ipotesi di attivare un collegamento su ferro tra Milano Centrale e Malpensa, transitando attraverso l’abitato del quartiere di Greco. Da quel giorno i cittadini si sono opposti a un’opera che ulteriormente frantuma il quartiere, ne aumenta l’inquinamento da rumore, pregiudica una delle pochissime aree verdi di quei luoghi. Il Consiglio di Zona ha più volte deliberato contro; il combattivo Comitato Contro la  Bretella ha fatto ricorso al TAR, ma non ha ottenuto il risultato sperato. Il progetto si è poi meglio delineato e i timori sono diventati certezze: il campo di calcio non avrebbe più trovato spazio, i treni sarebbero stati più di quelli prevedibili per Malpensa, e in più i residenti in via Rho 13 avrebbero “visto” i convogli a 7 metri dalla proprie finestre.

Le Ferrovie dello Stato non hanno fatto altro che continuare sulla loro strada, offrendo qualche palliativo antirumore ma non prendendo in considerazione le opzioni che, meno costose e anche più razionali, sono state responsabilmente proposte dal Consiglio e dal Comitato.

Quando a fine settembre si è saputo che la RFI (Rete Ferroviaria Italiana del gruppo Ferrovie dello stato) aveva preannunciato, senza altra precisazione, importanti novità, il Consiglio ha deciso di riunirsi in seduta straordinaria.

Si è tenuta una riunione preparatoria al pomeriggio del giorno  stesso, in cui abbiamo incontrato consulenti della RFI, un rappresentante delle Ferrovie, e, con sorpresa di tutti, un progettista della proprietà “I Giardini Martesana”. Non parlerò ora dei deludenti contenuti di quell’incontro, ma desidero completare il quadro dicendo che alla sera la riunione del Consiglio si è svolta alla presenza dei “tecnici”, che hanno esposto i loro progetti, con una rilevante partecipazione dei cittadini del Quartiere; era assente l’esponente della RFI.

Veniamo ora ai contenuti. E’ difficile spiegarli senza uno schema illustrativo, che non ci è stato consegnato; ci proverò ugualmente.

Ecco il presupposto contrattuale, da cui sono partiti i consulenti incaricati dalla RFI:

- il progetto di realizzazione del collegamento ferroviario rimane immutato, ossia :

• realizzazione di un sovrappasso dal fascio binari della Centrale verso la linea Lambrate-Garibaldi per raggiungere, attraverso il bivio Mirabello e lungo la via Stefini, la Stazione Garibaldi e successivamente Malpensa

• aumento del numero di treni in transito con un incremento dichiarato pari a una coppia di treni ogni mezz’ora.

Di conseguenza, nessun cambiamento di impostazione è stato introdotto per:

• il campo di calcio: sarà eliminato

• via Rho 13: i treni passeranno a 7 metri dal fabbricato

• via Stefini: il rappresentante RFI, presente al pomeriggio, aveva affermato che le Ferrovie stanno studiando il problema dell’interramento, ma per ora nulla è stato deciso

• Sammartini-De Marchi: la strada partirà da fine Sammartini, supererà la Martesana e, sfiorando il condominio di via Rho 13 (sull’altro lato!) taglierà via Conti, passerà a nord di piazza Greco per collegarsi a con via De Marchi.

Quali sono allora le importanti novità? Eccole:

• nell’area tra il manufatto del sovrappasso  e il corpo di binari della Centrale sarà costruito un piccolo impianto sportivo con due campi di calcetto a 5

• nell’area tra il sovrappasso e la via Rimembranze di Greco una rotonda lastricata con qualche pianta e panchine, ma lasciando spazio sufficiente per:

• la realizzazione di un parcheggio sotterraneo a prezzi genericamente indicati come convenienti, da parte de “I Giardini Martesana”, che pure costruirebbero:

• residenze per 10.000 mq. di superficie lorda di piano nell’area della Cascina Conti

• la Cascina Conti ristrutturata e adibita in parte a servizi

• il manufatto del sovrappasso sarà ricoperto, sul lato verso le abitazioni, da un muro “estetico” con finestrature varie, torrette e qualche originale (orribile quella presentata) decorazione murale

• sotto le arcate saranno realizzate palestre e locali di vario utilizzo.

Cosa ha deliberato il Consiglio?

Il Consiglio di Zona 2 ha deliberato di chiedere ancora una volta un tavolo congiunto con i principali artefici e responsabili di queste proposte: la RFI e il Comune di Milano. L’opposizione è rimasta presente fino all’ultimo, consentendo il mantenimento del numero legale, dinnanzi a una sparuta presenza dei consiglieri della maggioranza che perlopiù si sono astenuti.

Il Consiglio ha votato perché i problemi di quell’area vengano affrontati in toto, primariamente dando risposta alle principali richieste avanzate dai cittadini. Non vogliamo scambiare la sostanza del problema con miglioramenti di secondo ordine senza risolvere  le questioni primarie; se un tavolo di confronto è stato realizzato questo è stato tra la proprietà “I Giardini Martesana”, il Comune e la R.F.I.: non è questo il tavolo di discussione che avevamo chiesto.

Spetta ora al Presidente del Consiglio di Zona dare corso alla delibera e attivarsi per organizzare l’ incontro con le Ferrovie e il Comune “per ridiscutere da subito il progetto della Bretella e in generale per elaborare un programma di riqualificazione del quartiere”, come stabilito in delibera.

Mario Villa

MartesanaDue - novembre 2002

 

   

Mozione unitaria dei gruppi dell’opposizione a Palazzo Marino, non ancora discussa dal Consiglio Comunale

 

Elettrosog da antenne: spostare gli impianti in prossimita' di scuole e impianti sportivi in altre sedi idonee del Comune

 

La proposta riguarderebbe i 31 impianti gestiti dalla Milanosport tra cui quello di Greco

L' 11 marzo 2002 e' stata presentata la seguente MOZIONE:

Il Consiglio Comunale di Milano

Premesso che

La Milanosport Spa, societa' partecipata del Comune di Milano, ha firmato nei mesi scorsi un contratto con H3G, societa' gestore di telefonia mobile, con cui veniva concessa l'installazione di antenne per telefonia mobile in 31 impianti sportivi di proprieta' del Comune di Milano dati ora in gestione alla  Milanosport;

Tale contratto prevedeva un corrispettivo di 1,4 mld lire l'anno (723mila euro

circa);

In molti casi la collocazione delle antenne e' prossima ad asili nido, scuole materne, elementari e medie della citta' e oratori;

In tutti gli impianti sportivi interessati dal contratto si svolge un'intensa attivita' che coinvolge in larga misura i minori;

La Legge Regionale n. 11 del maggio 2001 prevede che “E' comunque vietata l'installazione di impianti per le telecomunicazioni e per la radiotelevisione entro il limite inderogabile di 75 metri di distanza dal perimetro di proprieta' di asili, edifici scolastici nonche' strutture di accoglienza

socio-assistenziali, ospedali, carceri, oratori, parchi gioco, case di cura, residenze per anziani, orfanotrofi e strutture similari e relative pertinenze";

La legislazione nazionale italiana e' tra le piu' avanzate in Europa rispetto all' esposizione alle emissioni elettromagnetiche e in molte legislazioni regionali vengono introdotti limiti ancora piu' restrittivi in nome dei principi di cautela e precauzione soprattutto quando siano coinvolti minori, a causa della mancanza assoluta di rilevazioni certe sulla pericolosita' di tali emissioni per la salute dell' uomo;

L’avvio dei lavori di posa delle antenne nel vari impianti sportivi della Milanosport ha suscitato allarme tra i genitori dei bambini che frequentano asili, scuole materne, elementari e medie e oratori nelle zone interessate;

Si sono svolte numerose manifestazioni di protesta. I genitori hanno chiesto che non vengano realizzati impianti di telefonia mobile nei pressi di luoghi ove vi sia presenza significativa e prolungata di minori;

A seguito della situazione si e' costituito un "Coordinamento Cittadino contro l'Elettrosmog" che ha come scopo principale quello di non fare installare ne' entrare in funzione le antenne in prossimita' di scuole, asili o altre strutture protette dalla legge regionale;

Tra le diverse iniziative promosse dal "Coordinamento" vi e' stato anche l'incontro con gli organismi dirigenti della H3G svoltosi lo scorso 15 febbraio nel quale e' stata avanzata una proposta valutata positivamente anche dalla stessa societa';

La proposta e' la seguente: che la H3G rinunci alla realizzazione delle antenne nei centri sportivi, in primo luogo quelle adiacenti ad asili e scuole, e tali impianti vengano realizzati in altri sedi idonee di proprieta' del Comune di Milano. La societa' H3G ritiene che tale proposta possa essere avanzata direttamente dall' Amministrazione Comunale;

Viene messo a conoscenza della proposta l'Assessore all' Ambiente Domenico Zampaglione che la ritiene interessante e si impegna a parlarne al Vice Sindaco Riccardo De Corato, incaricato dalla Giunta di seguire la vicenda;

E’ noto che in almeno due delle localizzazioni concesse siano stati commessi errori materiali dovuti al fatto che le aree siano parte integrante di complessi scolastici e che queste debbano essere risolte in modo differente da quanto previsto nel contratto;

Considerato che La Legge Regionale prevede anche l'adeguamento degli impianti esistenti alla nuova normativa entro il tempo massimo di due anni dall' entrata in vigore della legge, incaricando i comuni per la verifica delle localizzazioni esistenti.

Considerato inoltre che appare inspiegabile il silenzio dei rappresentanti del Comune di Milano in ordine agli sviluppi esposti nella presente mozione.

 

Tutto cio' premesso e considerato

 

Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta ad intervenire nei confronti della presidenza e del Consiglio di Amministrazione della Milanosport S.p.A. affinche' venga riformulato il contratto sottoscritto con la H3G considerando anche che tale contratto prevede la risoluzione nel caso in cui la normativa non consenta la realizzazione degli impianti e a verificare con precisione quante e quali siano le localizzazioni concesse nell’ambito di quel contratto che necessitino una nuova formulazione. Inoltre impegna a verificare sull’intero territorio comunale quante siano le situazione di mancato rispetto della normativa regionale per avviare una revisione della collocazione delle antenne di telefonia mobile e per le emissioni radiotelevisive.

I Consiglieri Comunali f.to:

Aldo Ugliano, Maurizio Baruffi, Andrea Fanzago, Marco Cormio, Daniele Farina, Emilia Bossi Moratti.

 

da: MartesanaDue - aprile 2002

 

Una conferenza stampa cittadina delle associazioni di Greco

Un ampio schieramento unitario contro la bretella di greco

Gli abitanti del condominio di via Rho che  - se venisse approvato il progetto delle Ferrovie dello Stato per la Bretella ferroviaria - sentirebbero passare 200 treni al giorno a sette metri dalle loro finestre, non sono uomini, donne e bambini, scolari, casalinghe o pensionati. Sono “ricettori” di vibrazioni prodotte dal traffico ferroviario quasi dentro la loro casa. Questo e' il termine usato nello studio di impatto ambientale presentato insieme al progetto, nel quale sono benevolmente definiti “ricettori umani”, ma solo per distinguerli dalle strutture edilizie, che non si sa quali danni potrebbero subire dalla contiguita' alla Bretella. Lo ha fatto maliziosamente notare Giuseppe Amato, coordinatore del “Comitato 2”, che raggruppa le associazioni di Greco, ed eletto di recente rappresentante dell’opposizione del Consiglio di Zona 2 nella Commissione Urbanistica, nel corso di una conferenza stampa tenuta il 3 ottobre su iniziativa delle associazioni grechesi nella sede del Gruppo consiliare Ds a Palazzo Marino.

L’occasione e' stata significativa soprattutto perche' ha chiarito molto bene che quella contro la Bretella non e' una battaglia dei comitati e dei cittadini di Greco e della zona 2, ma di tutta la sinistra milanese, vista la presenza dei principali esponenti dell’opposizione, da Sandro Antoniazzi, coordinatore dell’opposizione di centro sinistra nel Consiglio comunale, a Milly Moratti, a Letizia Girardelli della lista Di Pietro, e ai consiglieri Ds Walter Molinaro e Aldo Ugliano. Era presente anche Franco Fedele, dirigente della Filt-Cgil, che ha presentato, come abbiamo gia' riferito, un progetto alternativo alla famigerata “Bretella”. Del Consiglio di Zona 2 c’erano Mario Villa e Salvatore Gioia, rispettivamente capigruppo dei Ds e della Margherita.

Dopo l’esposizione dei problemi da parte di Amato, di Tricarico e Cesari, rispettivamente presidente e vice presidente del Comitato contro la Bretella di Greco, Franco Fedele (Filt-Cgil) ha illustrato i progetti alternativi alla Bretella, dei quali MartesanaDue ha gia' dato conto ampiamente, dichiarando che l’assessore Goggi e' prigioniero di un’ottica milanocentrica, mentre le soluzioni alternative del sindacato offrono opportunita' preziose per la grande area economica internazionalizzata della Brianza, che puo' essere collegata alla Malpensa in modo molto piu' efficiente e senza gravare su Milano.Su questo aspetto ha rincarato la dose Sandro Antoniazzi, per il quale e' strana l’insistenza di Goggi (ma ci sono anche “duelli all’interno della maggioranza”), ponendo con forza il problema del rapporto dei tecnici con la popolazione e la societa' civile e dell’esistenza di soluzioni piu' economiche e piu' celeri.

MIlly Moratti sottolinea, a sua volta, il fatto che i comitati dei cittadini e la sinistra non si limitano a dire “no” ai progetti del Comune e delle Ferrovie, ma si battono per alternative positive, mentre tutte le decisioni ”passano sopra la testa” delle zone e delle associazioni nelle quali si organizzano i cittadini. Anche  Letizia Gilardelli denuncia aspramente il disinteresse dell’assessore Gallera per i pareri e il ruolo delle zone del Decentramento territoriale, mentre Molinaro afferma la necessita' di un’ottica metropolitana e non localistica (cioe' chiusa nei confini comunali di Milano) per un problema cruciale come quello dei trasporti.

da: MartesanaDue - ottobre 2001

 

 

Una prima importante vittoria legale delle associazioni di Greco

 

Il Tar dichiara nulla la Conferenza dei servizi

che ha approvato il progetto della Bretella

 

La sentenza afferma  anche il diritto alla tutela della salute e la capacita' giuridica del Comitato di rappresentare i cittadini

 

L’associazione contro la Bretella ferroviaria di Greco ha vinto la prima battaglia legale contro le Ferrovie. Il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia ha dichiarato nulla la conferenza di servizi con la quale era stato approvato il progetto della “Bretella”. Il 31 luglio scorso il Tar lombardo ha infatti annullato il progetto del collegamento ferroviario tra Stazione Centrale e Malpensa via Stazione Garibaldi presentato dalle ferrovie ed approvato da Regione e Comune di Milano, in quanto il V.I.A., cioe' la valutazione d’impatto ambientale, non era conforme alla rilevanza dell’opera.

 

Com’e' noto, il progetto prevedeva la costruzione di un viadotto di 250 metri tra le abitazioni di Greco ed il potenziamento della linea per il transito di circa 120 convogli al giorno. La Sezione II del Tar, accogliendo le due richieste di annullamento presentate da due gruppi di cittadini residenti, ed entrambe sottoscritte dal ”Comitato Contro la Bretella Ferroviaria di Greco”; ha stabilito che la Valutazione d’Impatto Ambientale e' di competenza dello Stato e non della Regione Lombardia (come quello presentato dalle Ferrovie), in quanto trattasi di opera di rilevanza nazionale ed internazionale.

 

Se da un lato la battaglia legale si e' svolta attorno a questioni procedurali e formali, come quella che ha indotto il Tribunale Amministrativo ad annullare il progetto, dall’altra invece sono stati affermati due importanti principi, il diritto alla difesa della propria salute in presenza di una minaccia ed il diritto dell’associazione a rappresentare gli interessi dei suoi associati.

Per quanto riguarda il primo aspetto la sentenza e' lapidaria: “i ricorrenti sono proprietari e/o residenti in immobile sito a pochi metri dall'opera contestata; i ricorrenti agiscono quali titolari del diritto alla proprieta' (comprensivo della facolta' di godimento, che e' destinata ad essere incisa dagli effetti ambientali dell'opera da realizzare) e del diritto alla salute, diritti su cui l'opera in argomento ha ripercussioni e che trovano tutela nel nostro ordinamento giuridico”.

 

Anche sul secondo punto, la legittimita' dell’associazione contro la Bretella a rappresentare gli interessi diffusi dei cittadini, messa in discussione dai legali delle Ferrovie, il Tar si pronuncia senza incertezze, spingendosi a citare nelle due pagine scritte a sostegno di tale interpretazione anche l’articolo 2 della Costituzione.

Per quanto riguarda il "Comitato contro la Bretella Ferroviaria di Greco",  ne va affermata la legittimazione processuale in relazione al collegamento territoriale, ovvero all'essere esso presente e operante, in modo stabile e organizzato  nell'ambito territoriale. A conforto di tale legittimazione depone anche l’art. 2 della Costituzione, secondo cui la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo non solo come singolo, ma anche nelle formazioni sociali in cui si svolge la sua personalita'”.

 

Questa battaglia vinta non ci autorizza pero' a cantar vittoria. Le Ferrovie hanno gia' fatto sapere che riproporranno il progetto, anche se la battuta d’arresto provochera' un ritardo di almeno un anno, per questo motivo le associazioni di zona, coordinate dal Comitato2, si stanno gia' attivando sia a livello di zona che comunale e chiederanno che siano esaminati i progetti alternativi inspiegabilmente accantonati a suo tempo; E’ cosa nota, che il progetto scelto dalle ferrovie, piu' che al collegamento con la Malpensa, serve per collegare Fiorenza, il discusso deposito realizzato in epoca pre-tangentopoli, con la Stazione Centrale; mentre la migliore soluzione sarebbe il terzo binario sulla linea Milano Gallarate che oltretutto contribuirebbe a migliorare il servizio su una linea oramai congestionata, riducendo cosi' l’accesso in citta' delle auto provenienti da queste direttrici.

Su iniziativa del consigliere comunale Aldo Ugliano, firmatari gli altri consiglieri d’opposizione, e' stata richiesta la convocazione urgente della Commissione Trasporti del Comune. Ci attendiamo ora una posizione di apertura e soprattutto che si possano realmente prendere in considerazione le alternative.

 

Giuseppe Amato - Comitato2

da: MartesanaDue - settembre 2001

 

Approvato nella sostanza il progetto alternativo Filt-Cgil

Il ministro Bersani: sara' il “Brianza Express”

a collegare Centrale e Malpensa

Ora e' del tutto superflua la Bretella ferroviaria di Greco

 

La “bretella ferroviaria” di Greco, contro la quale cittadini e comitati locali hanno duramente combattuto, e' ormai del tutto superflua. e' questo uno dei tanti risultati di un “protocollo d’intesa” sottoscritto il 13 febbraio da Governo, Regione, province di Milano e di Lecco, Comune di Milano, 65 comuni della Brianza milanese e 8 comuni del Lecchese, Ferrovie dello Stato e Ferrovie Nord Milano, per “la riqualificazione ed il riassetto delle infrastrutture su ferro in Brianza”, progettati per accelerare la  risoluzione “dei problemi sempre piu' critici della mobilita' di persone e merci all’interno di un’area territoriale tra le piu' densamente popolate e produttive del Paese, quale la Brianza”.

Il protocollo d’intesa, per il quale hanno giocato un ruolo determinante Cgil, Cisl e Uil della Brianza, ha in realta' fatto proprio il progetto alternativo alla bretella ferroviaria - destinata ad attraversare e a “massacrare” il territorio di Greco - elaborato da tempo dalla Federazione Italiana Lavoratori dei Trasporti della Cgil e finalizzato a realizzare il collegamento tra la Stazione Centrale e l’areoporto della Malpensa non nel cuore della citta' e con un impatto ambientale disastroso, ma, appunto, in Brianza.

Gli interventi previsti nel protocollo d’intesa, anche se non esauriscono tutte le tematiche connesse con il “sistema di trasporto su ferro della Brianza”  e con la questione del “sistema viabilistico pedemontano”, riguardano una serie di aspetti importanti della mobilita' su ferro nell’area metropolitana, tra i quali; il potenziamento e la riqualificazione delle linee tranviarie e dei sistemi innovativi di trasporto (i metro' leggeri o metrotramvie);  la riqualificazione della linea FS Monza-Molteno-Oggiono e una nuova offerta di servizio; la riqualificazione e il potenziamento della “Gronda Ferroviaria Nord Est” (ci sono anche gronde buone), l’istituzione di un collegamento ferroviario tra Brianza e Malpensa (il famoso “Brianza Express”), il potenziamento della relazione Milano- Seregno; il nuovo “polo logistico di Desio sull’area dell’ex Philips; l’interramento e l’ammodernamento della linea delle Ferrovie Nord Milano-Asso.

La cosiddetta “Gronda Ferroviaria Nord Est” individua due collegamenti, quello tra Milano Centrale, Monza, Seregno, Malpensa, e quello tra Bergamo, Carnate, Seregno, Malpensa, che richiede anche un nuovo ponte ferroviario sul fiume Adda.

Il protocollo d’intesa, nell’ambito del potenziamento dei trasporti su ferro, prevede anche studi di fattibilita' per il prolungamento della metropolitana M2 da Cologno Monzese a Vimercate, la progettazione definitiva del prolungamento della linea M1 da Sesto San Giovanni a Monza (area Fossati-Lamperti), studi di fattibilita' e progetti preliminari per le linee Milano-Affori-Limbiate, e Milano- Desio. Si parla anche, come di  interventi prioritari, della realizzazione della stazione di interscambio con la linea M3 prolungata ad Affori, della stazione unificata si Cormano-Cusano Milanino e della stazione di interscambio con la linea FNM Saronno-Seregno. Il protocollo d’intesa cita anche il progetto, presentato al Ministero dei Trasporti, della prima tratta, da Garibaldi a Ca' Granda, stralcio funzionale della nuova linea M5 Milano-Monza.

Angelo Bonsignori, della Cgil Brianza, ha dichiarato a MartesanaDue che “questo protocollo rappresenta il coronamento di un forte impegno di Cgil, Cisl e Uil della Brianza e delle istituzioni locali, con l’appoggio anche delle associazioni industriali. Il valore di quest’intesa sta nel fatto che non si delineano solo progetti, ma anche interventi prioritari e stanziamenti concreti, tanto che il collegamento tra Milano, la Brianza e Malpensa potra' entrare in esercizio gia' dal 2004.

 

MartesanaDue - marzo 2001