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filodiretto dal Parlamento

FINANZIARIA 2005: PIU' TASSE PER 10 MILIARDI,

E SCENEGGIATA SUI TAGLI PER 6,5 MILIARDI DI EURO

 

Da giorni, dalle 9.00 alle 24.00, in Commissione Bilancio del Senato proseguiamo l'esame della legge Finanziaria 2005.

Siamo al 2 dicembre, il rappresentante del Governo - il sottosegretario Sen. Vegas - sta replicando sulle proposte, alternative a quelle del Governo, sulla manovra fiscale presentata dal centro sinistra che si riassume in "meno tasse per i poveri, più tasse per i ricchi e agli evasori".

Improvvisamente, nel lato del centro destra dell'Aula, si rumoreggia, poi, uno dietro l'altro, i senatori del centro destra escono dall'Aula. Nell'atrio le voci diventano grida, urla: Follini è entrato nel Governo, è stato nominato Vice di Berlusconi, ma essi devono ritirare tutti gli emendamenti (le "marchette" come si dice in gergo) da essi presentati. Alla votazione sulla proposta del Governo sul fisco, giungiamo verso mezzanotte; essi, i senatori della “Casa delle Libertà” rientrano in Aula e, uno dopo l'altro, alla lettura del Presidente ripetono, per decine di volte, "ritirato" , "ritirato" . Così, in questa Legislatura, è stato ridotto il Parlamento: per l'undicesima volta si cambia la composizione del Governo senza rendere conto in Parlamento e sottoporla al voto dei Deputati e Senatori, lo stesso Governo "ordina" e, i parlamentari della destra, senza confrontarsi in Aula - nell'unica sede legislativa - ritirano le loro proposte. Ma, poi, come "un sol uomo" votano contro le nostre, controproposte, del centrosinistra.

In estrema sintesi le misure sul fisco, di Berlusconi e centrodestra, aumentano le tasse (sigarette, marche da bollo, ecc.) sui consumi delle grandi masse popolari per 10 miliardi di Euro l'anno, poi le tagliano di 6,5 miliardi ma a favore delle fasce più ricche, in particolare per la fascia con redditi superiori ai 100.000 Euro (200 miliardi di vecchie lire) annui (meno dell1% della popolazione); il 39% degli italiani avrà 30 Euro in meno di tasse al mese, il restante 60% nessun beneficio.

La controproposta del centrosinistra - respinta dal Governo e dalla destra - prevede significative riduzioni delle tasse per i bassi redditi: 1.515 Euro, per redditi fino a 5.000 Euro annui; 1.416 Euro di riduzione delle tasse per redditi fino a 10.000 Euro annui; meno tasse per 1.127 Euro annui per redditi di 15.000; 790 Euro di tasse in meno per redditi di 20.000 Euro più tasse invece peri guadagnava oltre 100.000 Euro annui, meno tasse per1.127 Euro annui per redditi di 15.000; 790 Euro di tasse in meno per redditi di 20.000 Euro.Più tasse invece per chi guadagna oltre 100.000 Euro all’anno e per gli evasori fiscali che esportano i capitali all'estero. Purtroppo, malgrado lo sciopero generale del 30 Novembre, la proposta è stata respinta. Nel contempo, la manovra del Governo, non prevede misure per rilanciare l'economia, la ripresa del Paese, ma, in particolare, solo tagli agli Enti locali, ed ai servizi sociali.

Non solo la manovra finanziaria governativa - benché di 50 miliardi di Euro sommando le tre misure degli ultimi sei mesi - secondo l'OCSE non è coperta per almeno sei miliardi di Euro. Quindi è possibile una nuova manovra in primavera, altre di condoni.

Quindi una manovra fiscale, enfatizzata mediaticamente, come un taglio di tasse per tutti, ma che in effetti riguarda solo una minoranza – chi sta meglio ed i ricchi – dopo che nei mesi trascorsi, con il Governo Berlusconi, le tasse in Italia sono aumentate passando dal 41% del PIL del 2001 al 44% del 2003.

Non solo, ma il centrodestra, non ha restituito ai pensionati ed ai lavoratori il fiscal-drag sull’IRPEF, per 1,3 miliardi all’anno ed ha aumentato dal 19 al 23% l’IRPEF sul TRF (la liquidazione), che, per 900 mila lavoratori che hanno lasciato il lavoro, ha significato più tasse per 1,2 miliardi di Euro. Dati questi che Vespa non dice mai a “Porta a porta”.

Ma “le bugie hanno le gambe corte” e ogni lavoratore se ne renderà conto, guardando il cedolino, con la busta paga e la pensione di Gennaio 2005.

 

LEGGE SULL’ORGANIZZAZIONE GIUDIZIARIA : MAGISTRATI MENO AUTONOMI ED INDIPENDENTI.

 

Il centrodestra, in modo arrogante e senza tener conto delle osservazioni del Consiglio Superiore della Magistratura, di costituzionalisti e dell’opinione e delle proposte dell’opposizione, ha approvato, alla Camera dei Deputati, in quarta lettura, una legge delega sul riordino – dopo 70 anni – dell’organizzazione giudiziaria del nostro Paese. Si tratta in realtà di una legge che separa le carriere dei Magistrati, mette in discussione l’indipendenza della Magistratura e la libertà dei Magistrati, mentre non riorganizza il funzionamento della giustizia per rendere più celeri i processi.Riprenderemo i contenuti di questa legge dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma come non rilevare, sin da ora, che si tratta dell’ennesima “legge delega”, cioè di una nuova delega al Governo a scrivere e definire la normativa riservando al Parlamento solo un parere consultivo.

 

IL SENATO APPROVA IL RECEPIMENTO DEL PROTOCOLLO DI KYOTO

 

Infine una buona notizia: il Senato, nelle scorse settimane, ha definitivamente approvato il recepimento del “protocollo di Kyoto” relativo alla tutela ambientale e contro l’inquinamento atmosferico in tutto il globo. Ora bisogna dispiegare le iniziative ed operare per realizzare gli obbiettivi – indispensabili per la tutela della salute dell’umanità – indicati in esso.

  Antonio Pizzinato 

MartesanaDue - dicembre  2004