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filodiretto dal Parlamento

USANO L'8 PER MILLE PER COPRIRE I "BUCHI" DI BILANCIO

Il Parlamento, giorno dopo giorno, viene sempre più trasformato in "Votificio". Questo avviene sia con l'approvazione delle leggi - da parte della maggioranza di centrodestra - con il "voto di fiducia", che con  le "leggi delega" le quali affidano al Governo la funzione legislativa, attraverso la definizione delle norme attuative con  "decreti legislativi".

 

LEGGI DELEGA SU TUTTE LE MATERIE

Ormai non vi è tematica di carattere generale per la quale, in questa legislatura, il Governo Berlusconi non si sia fatto dare la delega. Questo vale per la ridefinizione della normativa sulle società per azioni e di capitale  - compreso il "falso in bilancio" - per la "controriforma" della scuola, la "destrutturazione" del sistema previdenziale, la "precarizzazione"  dei rapporti di lavoro, la "depenalizzazione" della sicurezza sul lavoro; i "condoni" sulla violazione delle norme  per la tutela ambientale, sul fisco, ed ora sulla organizzazione della giustizia. Ma l'elenco è molto più lungo.

Con la "delega", spesso molto generica è il Governo che scrive il testo delle leggi  - il Parlamento attraverso le Commissioni ed entro 60 giorni, esprime il parere che però non è vincolante -,  poi il Consiglio dei Ministri approva il Decreto Legislativo che, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, diventa operativo. Lo stesso Governo con nuovi decreti legislativi - entro un anno - può però cambiare nuovamente le normative.

Spesso la maggioranza di centrodestra definisce,  fuori dal Parlamento ed in gruppi ristretti gli aspetti decisivi delle singole tematiche, e li fa approvare dal Parlamento con il "voto di fiducia".  Metodo che impedisce qualsiasi modifica di merito sulla legge e nel giro di poche ore, si approva votando la fiducia al Governo. E' successo così, ad esempio, sulle pensioni, la scuola, il lavoro, l'ambiente e via elencando. Il Parlamento trasformato in "votificio" ed i Parlamentari della destra in "esecutori di ordini del padrone".

 

"VOTO DI FIDUCIA" E CONDONO PER BERLUSCONI E "VILLA CERTOSA"

Così, ad esempio, è accaduto lo scorso 14 ottobre con la "legge delega ambientale".

Alle ore 16, del giorno prima, si era approvato il programma dei lavori parlamentari per due settimane. Ma dopo  solo 3 ore  , alle 19, Forza Italia propone di cambiare e discutere subito della "delega ambientale", Il centrodestra vota l'inversione dell'o.d.g..ed immediatamente il Governo propone un emendamento (il condono per la violazione delle regole di tutela ambientale ed edilizia, dal 1939 al 30 settembre 2004) sul quale pone la "fiducia" .

Così, nell'arco di neanche 24 ore, la legge delega ambientale (comprensiva del "condono" per la violazione delle norme ambientali ed edilizie commesse da Berlusconi, nella sua "Villa Certosa" in Sardegna) è approvata dal centrodestra. Il Presidente "padrone" Berlusconi ordina, ed immediatamente i senatori del Centrodestra, eseguono votando la fiducia ed il condono a Berlusconi .

I parlamentari del centrosinistra, per protesta, non partecipano al voto, ed il Presidente del Senato Pera, espelle alcune senatrici colpevoli unicamente di indossare delle magliette bianche, con scritto "Berlusconi con la fiducia spoglia l'Italia".

 

L'8 PER MILLE PER COPRIRE I "BUCHI " DI BILANCIO E ALITALIA

Passano alcune settimane, alla Camera si discute della  Finanziaria 2005, al Senato della ripartizione dell'8 per mille (che i cittadini con propria scelta compilando il 730, destinano ad assistenza sociale e recupero dei beni culturali) ed il Decreto sull'Alitalia. Dopo un serrato confronto, nelle Commissioni Bilancio e Lavoro, il Governo è costretto a rendere noto che in contrasto con le scelte e la volontà dei cittadini, ed in aperta violazione della legge sull'8 per mille, il Governo usa 80 milioni di Euro  per coprire i "buchi" del bilancio dello Stato, e parte di essi per i prepensionamenti dell'Alitalia.

La Commissione Bilancio, chiede - con un voto unanime - che si modifichi la legge  ed i soldi dell'8 per mille siano usati solo per gli scopi  previsti, cioè  interventi sociali decisi dai cittadini. Sono passate solo alcune ore, ed in Aula del Senato, malgrado le richieste dei parlamentari del centrosinistra e il loro voto contrario, l'astensione di quelli della Lega Nord, Governo e centrodestra dicono NO, alle proposte di cambiare il decreto e restituire gli 80 milioni dell'8 per mille agli scopi sociali e culturali, ma li usano per coprire i buchi della "finanza creativa" di Tremonti-Berlusconi.

Una vergogna ! Ma Berlusconi continua ad insistere per ridurre le tasse ai ricchi, mentre da tre anni non restituisce il fiscl drag ai pensionati e lavoratori.

 

"DEVOLUTION" CONTRASTA CON LA COSTITUZIONE EUROPEA

Dopo l'approvazione alla Camera dei Deputati della cosiddetta "devolution", che modifica ben 43 articoli della Costituzione, la legge è ritornata all'esame del Senato. Nel frattempo, i capi di Stato dei 25 Paesi della Comunità Europea hanno firmato, a Roma, la Costituzione Europea.

Immediatamente, dal confronto dei due testi, emerge una forte contraddizione fra l'obiettivo della identità e solidarietà europea, con regole, diritti e principi validi per tutta l'Europa e la frantumazione di cui è portatrice la cosiddetta "devolution" che, fra l'altro, concentra più poteri nelle mani del Presidente del Consiglio  e svuota delle sue funzioni il Presidente della Repubblica. Se non si riesce a modificare la norma della "devolution", anche per eliminare i contrasti con la Costituzione Europea, bisogna prepararsi al referendum affinché i cittadini, con il loro voto, cancellino la "devolution".

 

SICUREZZA DEL LAVORO: DEPENALIZZATE LE VIOLAZIONI

Il Ministro del Lavoro Maroni, ha predisposto lo schema di "testo unico sulla sicurezza del lavoro" che,  in base ad una legge delega, diventerà operativo entro il prossimo 7 marzo. In esso si prevede un peggioramento delle norme sulla sicurezza e prevenzione della salute sui luoghi di lavoro. Questo malgrado  si registrino 1 milione di infortuni all'anno e quattro morti sul lavoro ogni giorno, le nuove norme, tra l'altro, depenalizzano le responsabilità dell'impresa se non attuano le misure di prevenzione.

Una regressione rispetto la 626 e le direttive europee.   Una vera e propria vergogna, che ci riporta indietro di 20 anni,  che va cambiata, come richiedono i sindacati.

 

Antonio Pizzinato 

MartesanaDue - novembre 2004