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filodiretto dal Parlamento

  

MENO TASSE AI RICCHI PIÚ SPESE PER LAVORATORI E PENSIONATI

Era dal 1991 che il Parlamento non si riuniva tra Natale e Capodanno, come è accaduto il mese scorso, per evitare l’esercizio finanziario provvisorio poiché non era stato approvato il Bilancio dello Stato per il 2005.

Malgrado una maggioranza senza precedenti e tre “voti di fiducia”, il Centrodestra solo il 29 Dicembre è riuscito ad approvare in Senato, la Legge Finanziaria 2005-2007.Una legge che non affronta i problemi per il rilancio dell’economia del Paese, fa un regalo ai ricchi (meno tasse) e più tasse “balzelli” ai poveri (dal rincaro della bolletta della luce e del gas, ai servizi): meno 6,5 miliardi di Euro da una parte (in particolare per quelli con reddito superiore ai 100.000 Euro l’anno) più tasse per i lavoratori ed i pensionati per oltre 10 miliardi di Euro già nel 2005.

Hanno – Governo e centrodestra – cambiato tre volte la Finanziaria ed alla fine hanno approvato una legge “monstre”, composta da un solo articolo, suddiviso in 572 commi. Vi hanno inserito di tutto, ma non le proposte che riguardano lavoratori e pensionati : non la restituzione del fiscal-drag per pensioni e stipendi pari a 2,6 miliardi di Euro negli ultimi due anni, né l’abolizione della super tassa – dal 18% al 23% - sul TRF pari a 1,3 miliardi di Euro pagata da 900 mila lavoratori che hanno cessato il lavoro.

Contemporaneamente hanno tagliato i trasferimenti per i servizi, a partire da quelli alle Ferrovie, con le conseguenze poste in evidenza dall’incidente ferroviario di Crevalcore (Bologna) di minore manutenzione e sistemi di sicurezza.

TAGLIATI I FINANZIAMENTI PER GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI E FONDI PENSIONE

Non solo, ma sono stati tagliati anche i finanziamenti indispensabili per realizzare la riforma degli Ammortizzatori sociali, e l’utilizzo del TRF per realizzare i Fondi pensione integrativi (complementari). Questo accompagnato dal cosiddetto “gioco delle tre carte” da parte del Ministro, On. Maroni: protesta – a parole – dopo l’approvazione della Legge Finanziaria, perché sono stati tagliati i finanziamenti al Ministero del Lavoro, facendo finta di non essere a conoscenza di questa manovra. Infatti durante l’esame in Commissione Bilancio – come risulta dai verbali stenografici – più volte sono intervenuto sottolineando e chiedendo la modifica (e votando contro come centrosinistra) dell’utilizzo dei fondi del Ministero del Lavoro per altri scopi legati alla manovra del Governo. Il relatore, fra l’altro Senatore della Lega Nord come il Ministro Maroni, ed il centrodestra hanno sempre respinto le nostre proposte e richieste di modifica dei finanziamenti per non intaccare il “fondo per gli interventi sociali”.

Il Governo Berlusconi si era impegnato sin dal 2001 a realizzare la riforma degli ammortizzatori sociali. Il taglio dei finanziamenti per il 2005, mette a rischio l’attuazione dell’estensione a tutti i lavoratori delle misure di protezione sociale già da quest’anno.

Sindacati e lavoratori si preparano a proseguire la mobilitazione – dopo lo sciopero generale di novembre- per conquistare un sistema universale di protezione sociale ed i mezzi finanziari per i Fondi pensione.

CIAMPI NON FIRMA LA LEGGE SULLA GIUSTIZIA

Il Presidente della Repubblica Ciampi, ha rinviato al Parlamento la Legge sull’ordinamento giudiziario, approvato lo scorso novembre dal centrodestra con il “voto di fiducia”, perché anticostituzionale almeno in quattro parti.

Già nel mio precedente articolo sottolineavo come lo stesso Consiglio Superiore della Magistratura avesse sollevato vari aspetti di incostituzionalità, perché con queste modifiche dell’ordinamento giudiziario veniva messa in discussione l’autonomia della Giustizia.

Il Presidente Ciampi, con il suo rifiuto di firmare la legge non solo ha confermato tale grave violazione della Costituzione, ma nel messaggio inviato al Parlamento sottolinea come le norme approvate dal centrodestra prevedano un’interferenza del Ministro della Giustizia nell’attività della Magistratura.

In questi giorni, in Senato, è iniziato il riesame di detta Legge sulla base delle osservazioni del Presidente Ciampi. Già si rivela però la volontà, da parte della maggioranza, non di realizzare le profonde modifiche richieste dal Presidente,ma solo poche modifiche formali.

Proseguiremo la battaglia per l’autonomia ed indipendenza della Magistratura in Senato, congiuntamente alla lotta contro la Legge “ad personam” salva Previti, con la quale si vogliono modificare le norme di legge, per far decadere per “PRESCRIZIONE DEI TERMINI” la sentenza che ha condannato l’On. Previti per corruzione di Magistrati.

TENTANO DI STRAVOLGERE LE REGOLE ELETTORALI

Siamo solo all’inizio del 2005, ma l’attività è molto intensa: oltre alle leggi “ad personam” il centrodestra vuole cambiare la legge elettorale e quelle sulle regole della campagna elettorale. Ciò alla vigilia delle elezioni Regionali che si svolgeranno il 4 aprile prossimo. Pretendono di modificare, in particolare, le regole sulla presenza e la pubblicità in televisione, facendo saltare la parità di condizione fra le varie forze politiche, con l’introduzione della libertà di pubblicità. In altre parole: chi ha più soldi si prende il tempo che vuole: la politica trasformata in merce e a disposizione dei ricchi.

Esiste quindi una volontà sempre maggiore di mettere in discussione i principi e le regole fondamentali della democrazia e della libertà.

Antonio Pizzinato 

MartesanaDue - febbraio 2005