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filodiretto dal Parlamento

  

PAESE IN CRISI, PRIVO DI UNA STRATEGIA ECONOMICA

Con maggio siamo, anche formalmente, entrati nell’ultimo anno della XIV legislatura. Ma benché sconfitto dagli elettori, che con milioni di voti in più hanno dato la maggioranza a L’Unione, non solo in 16 Regioni su 20, ma in tutto il Paese, Berlusconi pretende di fissare le scadenze. Presentando il Berlusconi ter in Parlamento, senza però prevedere i necessari finanziamenti (cioè dove prende i soldi), ha indicato quali priorità: le famiglie, le imprese, il Mezzogiorno e tre scadenze, approvazione della “devolution” entro il 2005, elezioni politiche maggio 2006, referendum sulla devolution nell’ottobre 2006.

Quindi, con Berlusconi, un Paese privo di una strategia economica per uscire dalla crisi produttiva, occupazionale e di competitività, ma con scadenze elettorali preconfezionate e pensando al “partito unico” della destra quale lifting politico.

 

BERLUSCONI III, BATTE ANDREOTTI VII 72 A 69

Berlusconi, costretto a dimettersi per lo scontro nel centrodestra dopo la sconfitta elettorale alle elezioni regionali, rifà un Governo fotocopia del precedente, ma non si smentisce, vuole stabilire un nuovo “record”: deve far posto – “poltrone”, “poltroncine” – agli sconfitti, come Storace, ai dimissionati come Tremonti, quindi allunga l’elenco dei Vicepresidenti, Ministri, Viceministri, ecc. per un totale di 99 componenti del Governo di cui 72 sottosegretari. Il Berlusconi III ha raggiunto il suo secondo record: è il Governo più numeroso dalla Liberazione ad oggi, e con ben 72 sottosegretari (32 dei quali di F. I.) ha battuto il “top” dell’Andreotti VII che, nel 1991, raggiunse i 69 sottosegretari.

Non si prendono misure che servono al Paese per il rilancio dell’economia, ma in compenso più posti nel Governo e così si accontentano le varie fazioni, in guerra, del centrodestra.

 

VENDERE LE SPIAGGE; 8 per 1000 PER LA RICERCA

Sono passate solo alcune ore, dal “voto di fiducia”, quando la Comunità Europea richiama il nostro Paese sullo stato della contabilità dello Stato: il deficit, nel 2005, viaggia verso il 3,5% del PIL, mentre, nel 2006 supererà il 5%. Nel contempo crescono le aziende in crisi, l’ultima è la WHIRLPOOL di Varese.

Ma, anziché affrontare seriamente la situazione, il neo Vicepresidente del Consiglio (già Ministro dell’Economia) On. Tremonti propone di “vendere le spiagge marine” ai privati per finanziare le grandi infrastrutture. Veramente si vede che questo governo è proprio all’ultima spiaggia: dopo i beni culturali, le sedi degli Istituti previdenziali, ora le spiagge non resta che aspettare quando, forse, la fantasia di Tremonti s’inventerà la vendita delle vallate o delle montagne della Valtellina dove è nato.

Per ora, invece di prevedere nel bilancio dello Stato i finanziamenti per la ricerca, presupposto indispensabile, per una nuova fase di sviluppo tecnico-produttivo propone che la stessa venga finanziata dai cittadini attraverso l’istituzione di un nuovo 8 x 1000 sul 730. Come non bastasse con Tremonti, da anni si sono tagliate il 70% delle entrate dell’8 x 1000 in atto (anziché utilizzarlo per attività sociali e culturali) per finanziare la missione militare in IRAQ.

 

“VOTO DI FIDUCIA” SUL DECRETO LEGGE COMPETITIVITÀ

Dopo che da oltre tre settimane, stiamo esaminando – con tre sedute al giorno – in Commissione Bilancio il testo del Decreto legge sulla “competitività”, il 3 maggio arriva il Governo, ed in un sol colpo, cambia buona parte del testo ed i contenuti, fra l’altro introducendo anche una modifica della legge sui fallimenti finanziari (Parmalat insegna).

Per impedire che il Parlamento intervenga nel merito delle nuove proposte formulate, il Governo “pone il voto di fiducia” su un testo totalmente riscritto, nel quale i senatori non possono nemmeno cambiare una virgola, ma limitarsi a dire, quando chiamati per appello nominale “si” o “no”.

Questo è il livello cui ha ridotto il Parlamento, il centrodestra.

 

IL 12 – 13 GIUGNO: TUTTI A VOTARE 4 SI SULLA PROCREAZIONE

Il 12 e 13 giugno gli italiani sono chiamati a votare il referendum sulla procreazione assistita. Questa legge malfatta e sbagliata ed in particolare contro le donne che impedisce alle coppie sterili di procreare come desiderano.

Per questo è importante andare a votare per raggiungere il quorum e votare 4 SI per cancellare le parti sbagliate della legge.

 

Antonio Pizzinato 

MartesanaDue - maggio 2005