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filodiretto dal Parlamento

  

I PROBLEMI DEL PAESE IN LISTA D'ATTESA, LA DESTRA ANTEPONE: CAMBIAMENTO DELLA LEGGE ELETTORALE E "DEVOLUTION"

 

Gli scontri di linea politica, che, con il passare dei mesi, si accentuano sempre più nel centrodestra, spingono il Governo Berlusconi a non adottare le misure che servono per rilanciare l'economia, far uscire il Paese dall'impoverimento degli strati popolari. Secondo l'EURISPES sono oltre 11 milioni gli italiani sotto la soglia di povertà che sono sempre più in difficoltà a far quadrare i conti e giungere alla fine del mese.

 

TORNA TREMONTI, TREMANO LE TASCHE DI ENTI LOCALI E CITTADINI

 

Un indice dello scontro permanente e dello stato del centrodestra sono le dimissioni del Ministro dell'economia Siniscalco, sostituito dall'on. Tremonti, che era stato dimissionato lo scorso anno, alla vigilia della presentazione della legge Finanziaria.

Berlusconi viene in Parlamento, ed invece che illustrare le cause di tale dimissioni e reinvestimento dell'ex Ministro del bilancio, fa un comizio affermando che "tutto va bene".

Tutto questo succede, nei giorni in cui il Tribunale di Milano ha assolto Berlusconi nel processo All Iberian per "falso in bilancio" poiché "tale reato non è più previsto dalla legge"!

Ecco diventare operativa una delle "leggi at personam", quella sul falso in bilancio, del centrodestra.

 

BLITZ DELLA DESTRA SULLA LEGGE ELETTORALE

 

L'attività parlamentare era ripresa, in settembre, con l'esame della "Devolution" alla Camera dei deputati e della legge "sulla tutela del risparmio" al Senato. Ma improvvisamente la destra cambia il calendario dei lavori: in Senato rinvia l'esame della legge sul risparmio, perché il Governo - con il "voto di fiducia" - malgrado le proteste sia dei rettori che dei professori, ricercatori, e precari impone l'approvazione della legge che cambia lo status del personale docente e universitario. E' l'ennesima "delega" alla Ministra Moratti che prosegue nello stravolgimento del sistema scolastico del nostro Paese.

Nel contempo, alla Camera dei deputati, con un blitz della destra si rinvia l'esame della "devolution" e si impone l'esame di una legge che cambia - a pochi mesi dalle elezioni - il sistema elettorale ribaltando il sistema elettorale bipolare con l'introduzione del  sistema proporzionale - con delle soglie -,  sia per la Camera che per il Senato.

Con questa legge gli elettori non voteranno più il candidato di collegio né del Senato che della Camera, né potranno esprimere il voto di preferenza sui candidati perché abolito.

Inoltre la proposta di legge prevede il non conteggio dei voti, per le liste che non superano il 2% se nelle coalizioni, sino al 4% se non incluse in coalizione, e sino al 10% per le coalizione. Tutte e tre non avranno eletti. Tolti dal calcolo complessivo nazionale i voti delle liste sotto la soglia, si assegna un "premio di maggioranza" alla coalizione che ha ottenuto più voti. Un modo per alterare la volontà dei cittadini, degli elettori; per imporre l'approvazione di questa legge Berlusconi ricatta i deputati e alleati del centrodestra affermando: "se la legge elettorale non passa, entro la prossima settimana, questa maggioranza è morta" poiché a suo parere "il sistema proporzionale è l'unico modo per rilanciare il governo".

Contro questa legge, i deputati del centrosinistra proseguono la battaglia in Parlamento che, se fosse approvata continuerà poi in Senato.

 

IN SENATO LA FINANZIARIA TAGLIA SERVIZI AI CITTADINI

 

Il sovrapporsi di leggi, nei pochi mesi che mancano alla fine della Legislatura ed alle elezioni politiche del 2006, con l'inizio dell'esame della legge Finanziaria 2006-2008, viene interrotto. Il 4 ottobre, il Ministro Tremonti ha presentato in Senato la finanziaria che prevede una manovra di 20 miliardi di Euro.

Ma, il Ministro, invece di illustrarne i contenuti, cioè quali misure si prevedono, con la Finanziaria, per la ripresa del paese, relaziona come se fosse in un'aula scolastica, disserta con le sue valutazioni dell'economia mondiale ed europea, sull'Euro e la Cina e via raccontando per oltre un'ora, ma non dice che - in 10 anni - l'Italia ha perso il 30% delle esportazioni in Europa e nel mondo.

Così Tremonti, ad esempio, non ha illustrato che con questa manovra si tagliano gli stanziamenti, pari al 6,7%, ai Comuni e Regioni per i servizi sociali ai cittadini-

In altre parole, si tenta di far apparire le misure proposte come interventi a favore dei cittadini, mentre si colpiscono i più poveri e bisognosi, poiché i servizi sociali per gli anziani, i bambini, i trasporti, ecc. devono realizzarli gli Enti locali a cui vengono tagliati i finanziamenti.

L'esame della Finanziaria in Senato, prima di passare alla Camera dei deputati, proseguirà sino al 7 novembre. Quindi, il prossimo mese, ne illustrerò nel dettaglio i contenuti anche alla luce delle modifiche apportate.

 

Antonio Pizzinato 

MartesanaDue - ottobre 2005