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MartesanaDue
- novembre 2006
Bloccati
per riesame i box interrati ai giardini di via Rancati
Il
Sindaco Letizia Moratti, con un atto commissariale, ha disposto oggi il
riesame di 26 parcheggi per cui non è ancora stata concessa la
convenzione e che hanno presentato le seguenti criticità: la presenza di
un esposto firmato dai cittadini residenti; il parere contrario del
Consiglio di Zona; la pendenza di un ricorso amministrativo per lesione di
interesse pubblico. Il riesame sarà compiuto entro il 15 dicembre 2006.
Il riesame dei 26 parcheggi si attuerà in due fasi: la consultazione dei
cittadini presso i Consigli di Zona; l'esame da parte di una Commissione
tecnica comunale di tutti gli aspetti giuridici e amministrativi e delle
osservazioni formulate dei cittadini nei Consigli di Zona.
Il riesame potrà portare alla prosecuzione dei lavori, alla modifica del
progetto o, in casi estremi, alla revoca dell'interesse pubblico alla
realizzazione del progetto.
Sulla base di queste decisioni abbiamo spedito la seguente Lettera all’Assessorato
Mobilità, Trasporti, Ambiente
Premesso che:
-
da quando è partita la propaganda ( luglio 2002) la società il Quadrello
ha dovuto modificare varie volte il progetto base che presentava delle
criticità in quanto interferiva con le reti fognaria e acqua potabile.
- ulteriori modifiche sono state apportate in seguito alle rimostranze del
comitato e dei cittadini, per l'inadeguatezza del progetto anche
rispetto a garanzie di sicurezza per la presenza della falda
acquifera . Furono depositate 410 firme giacenti presso il Consiglio
di Zona 2 contro la realizzazione dei suddetti box.
- il nuovo progetto definitivo presentato in C.d.Z. dal 23 ottobre al 6
novembre 2006, non presenta alcuna sostanziale modifica rispetto ai vecchi
progetti, anzi non ha tenuto in nessun conto la richiesta del settore
Parchi e Giardini che con un atto protocollato in data 3 agosto 2005 e
successivamente in data 14 ottobre 2005 inerente l'impossibilità di
espiantare la pianta n° 1 (erroneamente definita Platanus in realtà
Prunus) con conseguente traslazione del parcheggio di 7 metri verso viale
Monza.
- i rilevamenti del sottosuolo depositati, non parlano degli agenti
inquinanti presenti nello stesso, in quanto nell'anno 1982, la ex Magnaghi
fece costruire una palazzina nuova all'intero della sua area e portò il
materiale terroso ottenuto dagli scavi per le fondamenta, nei giardini in
oggetto. Detto materiale di riporto, proveniva dalla zona galvanica e
quindi ricco di Cromo VI, Cromo tot, piombo, cadmio, nichel, zinco, rame,
idrocarburi, solventi clorurati (tricloroetilene, tetracloroetilene).
- nell'area ex Magnaghi, lato sud del progetto box, che si estende
parallelamente alla via Rancati e con la stessa confinante, stanno
costruendo un mega albergo dal 2001, ma sono stati fermati una prima volta
per inquinamento del sottosuolo (come da elementi sopra riportati), in
seguito per vibrazioni alle abitazioni vicine ( verbale dei vigili
urbani del 27/03/2006) e ora sono tre mesi che i lavori sono nuovamente
fermi..
- si è visto solo dai progetti che oltre alle piante dichiarate, ne
saranno tolte delle altre per fare spazio al cantiere e agli autocarri.
- nella zona circostante l'area pertinenziale, sono presenti altri
parcheggi auto e box
Tutto
questo senza contare che per le case costruite negli ultimi 10 anni sono
già previsti i box per i residenti.
Pertanto i residenti dei condomini Rancati 27, 29, 33, 37, e con loro i
cittadini e gli aderenti al Comitato chiedono :
- rassicurazioni in merito agli eventuali danni alle abitazioni che la
distanza ravvicinata alle case potrebbe provocare e le cantine degli
stabili 33 /37 sono state protette da vetrini regolamentari che vengono
controllati costantemente (il cantiere di Ampere insegna).
- se la Cooperativa il Quadrello vuole rilanciare il prezzo a nuovi
acquirenti?
- se il terreno sottostante l'area fosse altamente inquinato, quanto tempo
andranno avanti i lavori?
- perché non si è mai parlato del numero totale delle piante da stirpare?
- perché non si è mai parlato di distruggere la pista di pattinaggio?
Chiediamo
inoltre che , in caso di attuazione del progetto, siano specificate
chiaramente agli acquirenti tutte le responsabilità civili e penali nonché
gli oneri derivanti da situazioni inaspettate, che si accolleranno essendo
gli stessi aderenti ad una cooperativa. Non a caso nell'ultimo
aggiornamento Relazione n° 25 di febbraio 2005 e comunque non più
modificato, si legge: “*** Nel caso fosse necessario ripristinare
tutta la pista di pattinaggio i costi del ripristino (vedi elaborato 26)
saranno per il 50% a carico del costruttore e per il restante 50%
costituiranno dei maggiori costi da portare ad incremento del prezzo di
assegnazione dei box.”
-quale sarà il nuovo prezzo base dei box ?
Ci
teniamo a segnalare la persistente mancanza di chiarezza circa le
richieste della Parchi e Giardini.
Il
Comitato Martesana
La
relazione dell’Architetto
In data 26 ottobre 2006 ho
preso visione presso l'ufficio tecnico comunale della zona 2, del
progetto relativo alla realizzazione di un parcheggio interrato in
via Rancati a Milano.
Il progetto consiste nella realizzazione di quattro piani sotto il
livello del piano di campagna di box pertinenziali, l'area
interessata, di proprietà comunale, è per il PRG vigente a
destinazione verde comunale (VC).
Il progetto del parcheggio interrato, come detto, insiste su un
parco a verde comunale su parte del quale vige il “vincolo
bellezze naturali e panoramiche individue/d'insieme
Anche
in ragione di tale vincolo, appare evidente che l'intervento non è
ammissibile per le seguenti ragioni:
1-
la realizzazione del parcheggio comporta l'abbattimento di piante di
alto fusto, mentre il trapianto in altra sede di piante di
dimensioni inferiori è ad alto rischio.
2-
Nel sito interessato dal parcheggio si potranno impiantare alberi a
crescita limitata o arbusti, non sarà perciò possibile restituire
l'attuale aspetto della vegetazione, in altri termini l'intervento
non è in grado di preservare e tutelare il vincolo imposto.
3- Il soprassuolo sarà inoltre interessato da un consistente numero
di griglie di aerazioni (in rispondenza alle norme dei VV.FF.),
dalla rampa di accesso e relativa aerazione, dalle uscite di
sicurezza e altri impianti tecnologici il cui impatto visivo è
assai negativo. A tal proposito è davvero sorprendente che il
progetto di sistemazione del suolo preveda un parco giochi (retorico
“indennizzo” verso i bambini del quartiere che hanno in questo
spazio, sebbene non attrezzato, un punto di ritrovo), in
corrispondenza delle griglie di aerazione e della rampa di accesso;
evidentemente non si è tenuto conto di quanto raccomandano le ASL
di Milano circa la tutela dei minori dai rischi di esposizione
all'inquinamento dei gas di scarico delle autovetture.
Osservo inoltre che:
1-
Dei duecento posti auto, ben due terzi sono posti auto definiti
“doppi”; in tali box le auto devono essere posteggiate una
davanti all'altra, l'uso di entrambe necessita una continua
movimentazione, ciò concretamente riduce a tutti gli effetti il
pieno e razionale utilizzo del parcheggio, è infatti prevedibile
che si preferirà parcheggiare in superficie le vetture (quantomeno
durante le ore diurne), piuttosto che effettuare complesse
operazioni di movimentazione in spazi oltretutto ridotti.
2-
Nell'area di pertinenza del parcheggio vi sono ben sei parcheggi
coperti, uno è in costruzione in via Bono Cairoli, mentre le
recenti costruzioni che interessano la zona sono già dotati di
propri parcheggi; anche da un punto di vista strettamente di
mercato, la realizzazione del parcheggio non sembra
“conveniente”, tantomeno necessario in ragione di una situazione
di emergenza a cui far fronte.
3- Infine osservo che rispetto alle osservazioni al precedente
progetto non vi sono state modifiche significative.
Arch.
Giuseppe Amato
I
testi completi e allegati su www.comitatomartesana.it
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Attenzione
signor Presidente!
"Prima
di firmare leggi cosa c'è scritto" ! chi non conosce questo
detto popolare non privo di saggezza?
Forse
il Presidente del Consiglio di zona 2 Luca Lepore non lo aveva ben
presente quando ha firmato il verbale della riunione del Consiglio di zona
2 dello scorso 27 aprile palesemente errato e infondato!
Infatti
egli ha firmato e, così, confermato
un verbale che asseriva come la seduta del 27 aprile non si fosse
svolta in quanto non c'era il numero di consiglieri minimo per poterla
iniziare, quando, invece, detta seduta si è regolarmente svolta ed è
durata più di un'ora, sotto la presidenza dello stesso Luca Lepore!
Orbene
se si dovesse valutare l'attenzione e la serietà con cui il presidente di
zona adempie alle sue funzione
da questo episodio potremmo ben dire che legittimati ad essere preoccupati
per come è governata
la zona potrebbero essere non sono solo quella quasi metà dei cittadini
della nostra zona che non ha votato per il Polo a maggio ma anche quei
cittadini che gli avevano dato fiducia, poichè attenzione e impegno sono
qualità indispensabili e richieste a chiunque voglia far politica e
sopratutto svolgere incarichi istituzionali quali quello di presidente di
una circoscrizione di Milano.
Speriamo,
nell'interesse di tutti, che il Presidente Lepore faccia tesoro di questa
sua "disattenzione" e gestisca in futuro con più cura e
premura gli affari della zona 2.
Noi,
comunque, vigileremo sempre
sulla sua attività nell'interesse di tutti i cittadini della zona, è il
minimo che possiamo e dobbiamo fare.
Mario
Re Fraschini
Consigliere
R.C. Zona 2
 
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