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filodiretto dal Parlamento

 

FERMARE LA  GUERRA, COSTRUIRE LA PACE 

NELLA SOLIDARIETA' SCONFIGGERE IL TERRORISMO

 

  

Bisogna continuare a lottare per fermare la guerra, costruire la pace!

Da oltre una settimana, il mondo è attonito dalla continua visione, in diretta, delle devastazioni provocate dai bombardamenti, degli aerei e missili   anglo-americani sull'Iraq, dei corpi straziati di civili e militari, uccisi dalla guerra, dei volti sconvolti dei prigionieri, sia americani che iracheni.

Queste le drammatiche conseguenze della guerra scatenata sull'Iraq, nella notte del 19 marzo, dai bombardamenti USA, in aperto contrasto e violazione del diritto internazionale, di aperta rottura degli Statuti dell'ONU, della Comunità Europea e della Nato. Una guerra contro la volontà dei popoli, di tutti i paesi del globo.

Il Parlamento, alla Camera e al Senato, per tutto il giorno (il 18 marzo) ci si era confrontati rispetto all'atteggiamento ondivago - del Governo - espresso dalla relazione dell'On. Berlusconi - che, senza la diretta partecipazione dell'Italia, si schierò a favore della guerra.

I parlamentari del centrosinistra unitariamente, illustrano e presentano questa RISOLUZIONE:

"Il Senato,

essendo contrario alla guerra contro l'Iraq, impegna  il Governo a non fornire alcun supporto politico, diplomatico, operativo e logistico, incluse le basi militari, a qualunque azione che configuri un coinvolgimento dell'Italia nelle operazioni di guerra".

La maggioranza di centrodestra la respinge votando una mozione che, lapidariamente, si limita  a "Il Senato, sentito la relazione del Governo la approva".

Approvano - i parlamentari del centrodestra - una guerra ingiustificata e una guerra insensata, unilaterale e priva legittimità internazionali.

Bisogna non arrendersi - come si è fatto con le imponenti manifestazioni, in Italia e nel mondo, per imporre l'arresto della guerra, ricostruire la pace - in Iraq e nel mondo - sulla base del diritto internazionale, della solidarietà verso i paesi sottosviluppati, condizione per sconfiggere il terrorismo.

Questo anche - contrariamente a quanto fa Berlusconi - per salvaguardare l'unità Europea, che va completata, e ricostruire il ruolo dell'ONU e del diritto internazionale.

Nel contempo però, in Parlamento, non si ferma l'iniziativa legislativa sulle problematiche riguardanti l'Italia; ne informiamo - sinteticamente - delle più significative.

 

Antonio Pizzinato 

MartesanaDue - aprile 2003