MartesanaDUE - aprile 2002 n. 42

 

In questo numero

 

Emergenza sede per la S.O.S di Milano 

   

Canti e poesie dell'emigrazione a Precotto - 12 aprile ore 21.30 a cura del coro Rondinella di Sesto San Giovanni

 

Arte e storia dei nostri quartieri

 

E' nato Milano Carsharing

 

Uno sguardo sulla citta' di Sandro Antoniazzi

 

Sanata la posizione abusiva degli orti di via Nuoro

Al Leoncavallo il 19 aprile: Tobin Tax in concert, una festa per sconfiggere gli speculatori finanziari a suon di musica

Viaggio a Kabul

Associazione Trotter condannata a risarcire alcuni genitori

Truffa al Parco trotter: era un impostore il Buffalo Bill che galoppo' qui alla fine dell'800

Elettrosmog da antenne: spostare gli impianti in prossimita' di scuole e impianti sportivi

Gli appuntamenti a teatro e con la cultura

SPECIALE VIALE MONZA

Le rubriche

 

Filo diretto da Parlamento

con il senatore Antonio Pizzinato

 

In difesa della sanita' pubblica

a cura del Comitato in  difesa della sanita'  pubblica

 

Lettere alla redazione

 

Navigando navigando

 

Gli annunci 

e le opportunita'

 

******************

 

MartesanaDUE

mensile di informazione, 

cultura e annunci della zona due

di Milano citta'

 

Editore

Comedit 2000

 

Direttore 

Paolo Pinardi

 

Redazione

Gianni Bazzan, 

Mattia Cappello,

Adele Delponte,

Ferdy Scala,

Luciana Vanzetti,

Aurelio Volpe

 

Red. e pubblicita'

Via delle Leghe, 5

20127 Milano

Tel. 02/28.22.415

Fax 02/28.22.423

martesanadue@ilponte.it

 

Reg. Trib. MI

n. 616 settembre 99

 

 

 

 

 

 

 

   Emergenza sede per la S.O.S. di Milano 

L’Associazione Volontaria di Pronto Soccorso e Pubblica Assistenza di Milano, nota a tutti come S.O.S., rischia di chiudere i battenti. A darne l’annuncio e' Giuseppe Rivolta, Presidente dell’Associazione nata 27 anni fa con lo scopo di prestare aiuto 24 ore su 24 ai casi di emergenza segnalati sul territorio milanese, che dichiara: “L’Istituto Salesiano San Ambrogio, nonostante le proroghe di tempo concesse e l’impegno ad affiancarci nella ricerca di una nuova sede per lo svolgimento delle nostre attivita', ci richiede il terreno attualmente utilizzato dall’Associazione al fine di costruire uno spazio ricreativo per gli alunni delle scuole elementari, che si prepara ad ospitare. Nonostante siano stati individuati ormai da tempo degli spazi idonei in sostituzione di quelli attualmente sfruttati in via Copernico, la risposta da parte delle Istituzioni interpellate tarda ad arrivare e nessun ente che disponga di almeno 300 mq di terreno, da concedere anche in affitto, si e' fatto sentire.”

 

Che cosa succederebbe se la S.O.S. di Milano chiudesse? Per prima cosa, rimarrebbe sprovvista di autoambulanze per le ore notturne una fascia del raggio di 4 Km intorno alla Stazione Centrale. E gli alti numeri di interventi su chiamata al 118 sono la conferma della necessita' di questo servizio. Ma non solo: gli oltre 200 Volontari impegnati non potrebbero piu' garantire l’attivita' di soccorso nelle emergenze coordinata dal 118, senza contare i servizi di centro mobile di rianimazione, il trasporto per i dializzati, l’organizzazione dei corsi di pronto soccorso per i tutti i cittadini della zona nord-est di Milano. E ancora, verrebbero meno tutti i servizi gratuiti a portatori di handicap e agli anziani bisognosi di aiuti materiali, i servizi di trasporto urgente di emoderivati, numerosissimi servizi di trasporto di pazienti da ospedale a domicilio e l’assistenza alle manifestazioni pubbliche. La S.O.S. rappresenta infine un punto di stazionamento per il servizio di Guardia Medica ASL citta' di Milano fornendo un accompagnatore autista al medico, mentre durante le catastrofi nazionali organizza un centro di raccolta e invio di viveri e vestiario per le persone colpite.

Nel solo anno 2000, i servizi svolti sono stati 15.987!

 

Chi e' stato interpellato e con quali risultati? Gli spazi individuati dalla S.O.S. di Milano sono tre e attualmente si presentano vuoti e inutilizzati. Essisono:

 

1) La Scuola Elementare di Via Bottelli, dove un’intera ala e' da tempo inutilizzata. Purtroppo, non si riesce a comprendere di chi sia la competenza per l’utilizzo nonche' l’assegnazione di questo immobile. Quest’area costituirebbe la soluzione ideale per l’Associazione che, anche in accordo con il Consiglio di Zona 2; potrebbe creare un centro di primo intervento sanitario a favore degli anziani che hanno difficolta' a raggiungere i punti Asl e che copra tutta la zona di Greco, attualmente sprovvista d un simile servizio.

 

2) L’Ex Autoparco comunale di via Sammartini, abbandonato da piu' di 10 anni. Solo una piccola parte e' occupata da un centro di transito di rifugiati, ma alla S.O.S. basterebbe solo una porzione di questo terreno.

 

3) L’Ex Mercato del Pesce di via Sammartini, che, ormai da anni, ha numerosi spazi vuoti. Questo terreno e' affidato all’Assessorato al Commercio che, a sua volta, lo ha dato in affitto alla societa' Sogemi, che pero', sta abbandonando Milano.

 

Gianni Bazzan

 

 

 

 E' nato Milano Carsharing

 

Si chiama car sharing ed e' un nuovo servizio di mobilita' urbana creato da Legambiente in collaborazione con il Touring Club Italiano e Provincia di Milano. Il servizio e' gestito da Legambiente senza fini di lucro. Ad oggi i parcheggi aperti sono due: in Via Pascoli 70/4 (P.za Leonardo Da Vinci) e in Via Montepulciano  (Loreto).

Funzionamento. Per aver un’auto in car sharing (Smart, Multipla o Punto) l’associato dovra' solo fare una telefonata al call center, prenotarla e quindi ritirarla presso il parcheggio, dove poi la riconsegnera'. In questo modo un’unica auto viene utilizzata da piu' persone, in momenti diversi. Il parco macchine sara' rinnovato assiduamente, per garantire sempre i dispositivi anti-inquinamento piu' aggiornati.  Grandi i vantaggi per i singoli: il car sharing riduce i problemi di parcheggio, nonche' tutte le incombenze legate all’auto di proprieta' (bollo, pratiche assicurative, Bollino Blu, revisione, manutenzione, ecc). I risparmi rispetto alla vettura di proprieta' sono notevoli soprattutto per chi gia' usa poco l’auto. Questi i costi totali per un’utilitaria di proprieta', che venga utilizzata per 5.000 chilometri all’anno: calcolando la spesa annua per l’acquisto della vettura (che in media viene cambiata ogni 5 anni), la benzina, il bollo, l’assicurazione e la manutenzione, risulta che in totale l’automobilista  in questione con un’auto di proprieta' spenderebbe 2.800 euro circa all’anno. Lo stesso automobilista tipo con il car sharing ne spende invece 1.800 circa, tutto incluso. Se si prendono in considerazione anche i costi per il parcheggio, le multe per sosta vietata e/o il box il risparmio diventa ancora piu' evidente. Associarsi al servizio costa 105 euro all’anno. Le tariffe sono di 0,28 euro  per chilometro e 1,60 euro all’ora. Di notte (dalle 24 alle 7) la tariffa oraria non si paga. La benzina e' interamente a carico di Milano Car Sharing. Per associarsi e info: Legambiente allo 02 45475777(ore 9.30-13; 14-18). info@milanocarsharing.it   www.milanocarsharing.it

 

I vantaggi per la collettivita': meno auto in sosta, minori emissioni.

L’obiettivo primario e' quello di ridurre il numero di auto in sosta, con un uso piu' intensivo di ciascun auto, e in secondo luogo quello di ridurre l’inquinamento da traffico, attraverso un rapido ricambio della flotta che garantisce auto sempre all'avanguardia in termini di dispositivi anti-inquinamento.

Nelle nostre citta' l’auto in multiproprieta' rappresenta il futuro. Per ora il car sharing si rivolge soprattutto a quelli che usano poco l’auto, ma che in alcune occasioni non riescono proprio a farne a meno, per esempio perche' per certi percorsi non sono serviti bene dai mezzi o perche' devono percorrere distanze troppo grandi per la bici. Per questo tipo di persone il car sharing e' la soluzione ottimale, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche a livello di risparmio. I milanesi devono convincersi che per muoversi bene in citta' servono soluzioni piu' fantasiose rispetto alla solita auto di proprieta'. La cosa migliore e' mixare tra loro mezzi diversi come bici, treno, metropolitana, scooter elettrici, tram, autobus, taxi (che pero' da noi sono ancora troppo cari), e ora anche il car sharing.

 

                       

 

 

 Uno sguardo sulla citta'

La Giunta Albertini in questo primo anno del suo secondo mandato ha perso molto del suo smalto e non ha combinato molto. Mentre ieri si presentava come “impolitica” oggi, che tutta la “politica” nazionale, regionale e locale e' in mano al centro-destra, e' difficile presentarsi nello stesso modo. In diverse occasioni ci sono stati contrasti all’interno della Giunta (il piu' clamoroso il dissenso dell’Assessore Carrubba sul Bilancio). Spesso ci sono state tensioni tra i consiglieri comunali della maggioranza e il Sindaco.

Poiche' l’asse fondamentale della politica di Albertini consiste nelle privatizzazioni (cioe' la vendita di aziende pubbliche per spendere poi il ricavato), il non aver potuto collocare il 30% di azioni SEA per un valore di circa  1000 miliardi e' stato un duro colpo per l’intera politica albertiniana.

Per quanto riguarda l’opposizione essa ha avuto il merito indiscusso di presentarsi sempre unita, cio' che costituisce una condizione fondamentale per ogni successo futuro.

In secondo luogo ha espresso una capacita' di elaborazione autonoma sui trasporti, sugli asili nido, sulla casa e piu' recentemente in occasione del bilancio ha presentato un vero e proprio programma alternativo. E altre iniziative sono in cantiere sugli immigrati, sul lavoro, sul piano dei servizi, sul tema dell’acqua ecc.

Abbiamo anche iniziato un rapporto con i consiglieri zonali dell’opposizione che nella nostra visione deve diventare regolare e permanente. Tra poco realizzeremo in proposito un incontro sul problema del decentramento.

Nelle nostre intenzioni c’e' soprattutto l’idea di allargare il lavoro all’esterno del Consiglio, stabilendo rapporti con categorie professionali, ambienti culturali, territori, quartieri ecc.

Servizi per infanzia

Per non parlare della domanda di servizi per l’infanzia continua a crescere nella nostra citta'. Poiche' ogni anno aumentano proporzionalmente le donne che lavorano, sia per una valida esigenza di emancipazione sia perche' poche famiglie riescono a reggersi con un solo reddito, Non si puo' lodare da una parte la new economy e dall’altra non vedere che essa richiede importanti e crescenti servizi di supporto per le famiglie. Gli asili nido costano. Noi pensiamo per questo che, da una parte il Comune debba investire di piu', dall’altra e' possibile dare spazio anche ai privati purche' il Comune sovrintenda alla qualita', alla professionalita', agli standard ed al costo dei servizi.

Traffico

Il problema del traffico e dell’inquinamento (conseguente in larga misura al traffico stesso) sono, secondo tutte le indagini, il problema maggiormente sentito dai milanesi.

Le risposte non sono certamente semplici. In linea generale noi riteniamo che bisogna sviluppare il mezzo pubblico e contenere l’auto privata.

Perche' il problema maggiore e' il traffico privato che  proviene da fuori      citta' e' a questo livello, di area metropolitana, che va diffuso il mezzo pubblico.

Il Sindaco Albertini invece non vuole e non e' capace di affrontare il problema a questo livello e propone un medioevale ed impossibile ticket di ingresso alla citta'. E se tutti i comuni della fascia urbana facessero  la stesso, che cosa succederebbe?

Gli interventi invece che riguardano le isole ambientali, i parcheggi per i residenti,  le linee blu e gialle, non ci trovano pregiudizialmente contrari: sono da discutere nel merito e possano funzionare se migliora in modo sostanziale il servizio pubblico.

 

Sandro Antoniazzi