MartesanaDUE - ottobre 2002 n. 47

 

In questo numero

 

Esaminata la variante al piano regolatore Precotto-Flumendosa  e Palmanova: Tornano gli speculatori a Milano

   

Il testo dell'appello contro la "guerra preventiva" in Iraq firmato da diverse associazioni e partiti

 

Puliamo il mondo, che bella iniziativa, a cura degli alunni scuola elementare S. Mamete

 

DECENTRAMENTO: 

l'intervento di Mario Villa (Ds) alla riunione straordinaria del CdZ 2 

l'intervento di Mario Betalli (Lega Padana lombarda) alla riunione straordinaria del CdZ 2 

Trattazione di massima del 9 luglio 2002

il regolamento dl decentramento in vigore

Ordini del giorno presentati dall'opposizione alla riunione straordinaria del consiglio comunale del 3/10/02

 

CULTURE: estraneità e appartenenza nell'era globale

 

Finanziaria 2003: stangata sulla scuola milanese

www.vialemonza.il: il portale locale di chi vive e lavora in zona

 

Gli appuntamenti in zona con il  teatro, i libri  e  la cultura

SPECIALE VIALE MONZA

Le rubriche

 

Filo diretto da Parlamento

con il senatore Antonio Pizzinato

 

Uno sguardo sulla città 

di Sandro Antoniazzi

 

Arte e quartieri

 

Lettere alla redazione

 

Navigando navigando

 

Gli annunci 

e le opportunita'

 

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MartesanaDUE

mensile di informazione, 

cultura e annunci della zona due

di Milano citta'

 

Editore

Comedit 2000

 

Direttore 

Paolo Pinardi

 

Redazione

Gianni Bazzan, 

Mattia Cappello,

Adele Delponte,

Ferdy Scala,

Luciana Vanzetti,

Aurelio Volpe

 

Red. e pubblicita'

Via delle Leghe, 5

20127 Milano

Tel. 02/28.22.415

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Reg. Trib. MI

n. 616 settembre 99

 

 

 

 

   Variante al piano regolatore Precotto-Flumendosa e Palmanova: tornano gli speculatori a Milano 

 

Nelle sedute del 3 e 4 ottobre c.a. la Commissione Urbanistica del  Consiglio di Zona 2 ha preso visione e conseguentemente ha espresso un parere riguardo a due quartieri della nostra zona: quello antistante la zona di Precotto (relativamente alle zone B2 10.9 e 10.10) e il tratto sito tra via Flumendosa e via Palmanova (compreso all’interno della zona omogenea B2 10.13).

 

Premesso che per le zone B l’intervento – come riportato nella norma tecnica d’attuazione – doveva avere per scopo la riqualificazione e conservazione dei tessuti e valori urbanistici ambientali esistenti, la variante proposta in Commissione non ha presentato nulla di quanto promesso ma ha addirittura buttato le premesse per il suo contrario.

Sparendo difatti la residenza artigianale – produttiva, non si da luogo ad un recupero di standards urbanistici, ci si limita  piuttosto ad una trasformazione, sic et simpiciter, di uso residenziale abitativo di tipo speculativo.

Da un’analisi attenta e critica delle varianti sopraccitate si può osservare come gli spazi per le opere di urbanizzazione secondaria - verde pubblico attrezzato,asili, spazi per il tempo libero, biblioteche -, sono rimasti nella  mente e nei conti astratti del pianificatore il quale non ha neppure previsto un piano di viabilità interno che possa interessare dette varianti.

Alla luce di quanto succintamente detto sopra si può osservare che non ci si trova di fronte ad una vera variante urbanistica che si muova nel rispetto della storicità del luogo (Precotto fino ai primi anni del 1900 era un paese autonomo ed indipendente) e della vivibilità della città, si tratta bensì di un piano edilizio speculativo camuffato.

 

La prova provata di quanto avverrà tra breve a Precotto l’abbiamo gia sotto i  nostri occhi: il Piano Particolareggiato di Via Flumendosa – Palmanova. Dove prima esisteva una residenza artigianale e/o comunque produttiva ora potrà sorgere un’anonimo palazzone abbellito da alcune pianticelle,il tutto al posto di un più utile e necessario verde di quartiere.

Che dire? Formalmente dal punto di vista tecnico tutto è in regola con i dati della zona B2 10.13!

E’ così stato disatteso il recupero degli standard urbanistici, il conteggio è solamente speculativo riducendo così a monetizzare le opere di urbanizzazione secondarie, che magari poi verranno recuperate.

 

Ecco allora come è stata dimostrata la tesi proposta nel titolo: a Milano con il centro destra al governo  ovunque RITORNANO GLI SPECULATORI, che delle rendite differenziate ne fanno tesoro a scapito delle tradizioni stravolgendo così il tessuto ambientale ed urbano di luoghi storici, simbolo della nostra zona ancor prima che della città.

 

 Mattia Cappello

Consigliere DS – Gruppo Zona 2

 

 

 

Finanziaria 2003: stangata sulla scuola milanese

E’ una finanziaria di crisi quella che ci attende nelle prossime settimane, con una manovra da 22 miliardi di euro, fatta di condoni fiscali e pesanti tagli sulla spesa pubblica, dai trasferimenti locali a sanità e scuola in particolare.

La sola scuola dovrebbe registrare tagli per un miliardo di Euro (duemila miliardi di lire).

Solo a Milano e provincia si prevede la chiusura di 700 classi e 1400 insegnanti in meno (fra cui almeno un centinaio di insegnanti di sostegno).

Vi è poi l’attacco al tempo pieno nelle elementari (a Milano l’’ 80% delle classi funziona con il tempo pieno) e la previsione di ridurre del 40% il personale distaccato per particolari progetti, quali ad esempio quelli finanlizzati alla prevenzione del disagio psico-sociale, progetti informatici etc (su Milano vorrebbe dire 280 insegnanti in meno su 700).

Come reagisce la scuola a Milano e in zona due? Vi è il caso del laboratorio informatico super attrezzato di un importante liceo linguistico che vede scomparire dall’organico la figura dell’ insegnante-coordinatore (come dire: il laboratorio informatico rischia di chiudere o sarà comunque sottoutilizzato) e vi è il caso della elementare che accoglie i bambini appena arrivati dalle Filippine o dalla Cina e si ritrova senza insegnante di sostegno.Per fortuna i casi di eccellenza fra il personale insegnante non mancano e….qualche bambino italiano può dare al nuovo arrivato una mano, e magari beccarsi in compenso una mano sull’inglese.

Una genitrice (che con nome di fantasia chiameremo Silvia) potrà smontare quattro vecchi computer dismessi da una società e ne potrà riassemblare, donandoli alla scuola, due “come nuovi”.Il tutto “senza Letizia” come recita lo slogan della lista studentesca al liceo Volta.Già Letizia, la cui idea di imporre il crocifisso accanto alla foto del presidente della Repubblica suona blasfema prima che inopportuna.

Per andare in piazza il 18 ottobre con il sindacato della scuola ve ne è di avanzo.

  Aurelio Volpe