L'indecenza
politica a Milano
Paolo
Pinardi - marzo 2007
Nel momento in cui ci si scandalizza sempre più per i 4 milioni di euro
che il Comune spende per automantenere nove consigli di zona inutili,
decenza vorrebbe che il Comune decentrasse poteri e funzioni il più
presto possibile, invece le solite parole e nulla più (e non parliamo dei
consiglieri comunali di Forza Italia che fanno ostruzione perché vogliono
posti nel consiglio d'amministrazione di un qualsiasi ente o dei dirigenti
comunali a 250 mila euro all'anno).
Il rimpianto per il decentramento degli anni '70 - ' 80 e la
partecipazione popolare che lo contraddistingueva cresce a dismisura; tra
l'altro allora nessuno prendeva quattrini.
Ad aggravare limmagine e il relativo degrado di queste istituzioni il
centrodestra ne combina di tutto un po'. Alcuni esempi:
-
il gruppo editoriale L'Avvenire in piazza Carbonari, nonostante le
proteste degli abitanti circostanti, vorrebbe costruire un'altra palazzina
per le redazioni della sua radio e della sua
televisione; non ci sono dati ascolto (in ogni caso bassissimi) e come già
con il deficit
del giornale la Cei (conferenza episcopale italiana) coprirà
probabilmente l'intervento immobiliare e la gestione delle redazioni con i
nostri quattrini (in altra parte del sito le furberie che si stanno
compiendo in consiglio di zona 2 attorno a questo progetto).
Nel frattempo buona parte delle destre (insieme a Magdi Allam) a livello
comunale - ma soprattutto nelle zone 2 e 3 - vogliono a tutti i costi
impedire la costruzione della nuova Casa della cultura islamica in fondo a
via Padova, in mezzo alle bretelle di uscita della tangenziale;
li vorrebbero far pregare negli scantinati o nelle catacombe come i
cristiani ai tempi dei romani. Può piacere o meno che i musulmani siano
più praticanti dei cattolici e riempiano i loro luoghi
di preghiera a differenza delle nostre chiese spesso semideserte, loro,
perlomeno, i luoghi di culto se li vorrebbero costruire senza alcun
esborso di denaro pubblico.
- l'assessore al territorio Masseroli annuncia una nuova colata di cemento
in 147 aree della città, pari a 10 milioni di mq. (il 5% del territorio
comunale e il 10% del territorio urbanizzato),
una superficie edificabile di oltre 4 milioni di metri cubi e un valore di
investimento di 6 miliardi di euro (dati forniti dai costruttori edili o
meglio dalla speculazione che detta legge in questa città con cantieri
che aprono ovunque dove lavorano migliaia di lavoratori in nero a 3 euro
all'ora gestiti dai caporali e quando i cantieri chiudono ci sono case a 3
mila euro al mq nella più sperduta periferia o a 10 mila euro in pieno
centro storico.
E' l'affossamento definitivo del vecchio piano regolatore del 1980 (statalistico,
burocratico e centralistico) già stravolto da più di trecento varianti.
Anzi è già pronto il nuovo piano di governo del territorio che
formalizza la nuova impronta liberista e speculativa con l'istituzione
della Borsa dei diritti edificatori all'interno della quale avverrà una
vera e propria compravendita di aree, verde e servizi.
Dopo la colata di cemento nelle aree dismesse, si pensava di aver toccato
il fondo, invece non c'è fine al peggio...
Una volta ci sarebbero state proteste e insurrezioni, oggi le destre
organizzano manifestazioni contro il degrado (da morire dal ridere, se non
ci fosse di che piangere...);a quando anche da noi i casseur delle banlieu
parigine?
- dopo la manifestazione di viale Monza del 7 febbraio la presenza di
polizia e carabinieri è aumentata, con il conseguente spostamento degli
spacciatori nelle vie limitrofe. Entro pochi giorni dovrebbe aprire un
nuovo commissariato in fondo a viale Monza; non se ne capisce lutilità
stante la presenza di un commissariato in viale Sarca, di una caserma di
carabinieri in viale Monza
a Gorla e di unaltra in fondo a via Padova; forse servirebbero più
macchine e uomini nelle strade e meno caserme o commissariati, magari con
una maggiore collaborazione tra polizia e carabinieri. Nel frattempo la
nostra sindaca ci ha preso gusto e vuole manifestare il 26 marzo contro
questo governo che non gli dà altri 100 o 400 uomini con la divisa per
risolvere il problema della criminalità a Milano. Fosse così facile;
forse farebbe meglio a lavorare di più vista l'inattività e la mancanza
di delibere di questa giunta, dedicandosi con particolare attenzione al
degrado sociale e abitativo di questa città.
- nel consiglio di zona 2 tenutosi all'inizio del mese di marzo si sono
approvati i soliti contributi o fondi maap a sostegno delle varie
iniziative delle associazioni; qualche dubbio su questa distribuzione a
pioggia di 30mila euro a trimestre lo nutriamo, ma tant'è; oggi
rappresentano l'unico settore dove il consiglio di zona può decidere
concretamente; alcune commissioni
avevano fatto un buon lavoro e in consiglio è arrivata una buona proposta
complessiva. Ci hanno pensato il presidente del Cdz, la Lega e Forza
Italia a rendere squallido il tutto: hanno proposto
di togliere quattrini alla Casa della poesia del Trotter e alla
associazione "Giardino delle idee" che si occupa di corsi di
cultura ed educazione civica italiana per stranieri, raddoppiando il
contributo al Circolino di area ciellina.
Il voto li ha isolati e battuti: una parte della maggioranza si è
rivoltata contro; dignità vorrebbe che il presidente minoritario si
dimettesse; silenzio assoluto, scrollata di spalle e colla sulla poltrona.