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In questo numero

 

 

Il ponte della Lombardia  - dicembre 1998 n. 6

 

IL FORUM ANTILIBERISTA A MILANO  

Maurizio Zipponi

 

Appello per la costituzione del "FORUM MILANESE

per un'alternativa al liberismo

Questione meridionale e Europa sociale 

Eduardo e Orlando Picca

 

Elezioni RSU la rappresentatività non è un optional

 Anna Celadin

 

Un "nuovo socialismo" per il rinnovamento della sinistra

  Stefano Mele

 

Appello dell'Associazione per il rinnovamento della sinistra

Maso Notarianni

 

il manifesto per la sinistra - Interventi di:

Valentino Parlato, Graziella Mascia, Marco Fumagalli

 

 

Nell'inserto: Le sinistre di Governo

Blair visto da Dario Castiglione

Jospin visto da Corradino Mineo

D'Alema visto da Renato Covino

Schroeder visto da Massimo Florio

 

 

I cattolici, la sinistra e l'Ulivo 

Lorenzo Gaiani

 

Il segnale del primo turno di Brescia: l'astensionismo di sinistra  

Osvaldo Squassina

 

Voghera: votare sull'esclusione sociale? 

 Antonio Corbeletti

 

Il popolo curdo nel libro "il pesce elettrico" 

 Angelo Marenzana

 

Nel Cile di Pinochet - A.C.

 

Cologno-Trebinje Il razzismo si impara - A.C.

 

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Il ponte 

della Lombardia

periodico di commento

critica progetto

 

Editore

Comedit 2000

 

Presidente

Paolo Pinardi

 

Direttore resp.

Luigi Lusenti

 

Redazione

L. Bellina, E. Cavicchini

A. Celadin, A. Corbeletti

G. Falabrino, L. Miani

A. Ripamonti, F. Rancati

 

 

Direzione e Amministr.

Via delle Leghe, 5

20127 Milano

Tel. 02/28.22.415

Fax 02/28.22.423

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Reg. Trib. MI

n. 304 maggio 1992

 

 

 

 

Il FORUM ANTILIBERISTA A MILANO

31 persone hanno deciso di promuovere il "FORUM anti- liberista" nella citta' di Milano, con un appello rivolto a chi intende affermare e praticare valori di solidarieta', uguaglianza e liberta'. L'obiettivo e' quello di recuperare un dialogo a tutto campo nella sinistra. Servira'? Ci contiamo. A Milano una Giunta di destra guidata da un piccolo e arrogante imprenditore, insieme al Governo della Regione, sta provando ad applicare nei rapporti sociali, economici e istituzionali il Liberismo. La sinistra appare confusa e divisa (Ulivo, Ds, Rc, Comunisti italiani, Verdi, Centri sociali, ecc.), manca di un progetto, cosi' come non e' egemone quello del cattolicesimo democratico che pure a Milano e' molto radicato. Forse pesa ancora un passato che può essere cancellato solo da un progetto sostenuto da forze nuove. A tal fine non credo che la soluzione possa essere la ricerca di una ideologia da contrapporre al pensiero unico liberista, ma invece possiamo mettere insieme le differenze, procedere partendo dall'ascolto dell'altro e costruire - iniziativa dopo iniziativa - idee e proposte alternative a quelle della destra. Fondamentale sara' la capacita' di parlare e proporre non solo valori, ma anche di rappresentare gli interessi concreti. Essi riguardano la vita e la condizione di lavoratrici e lavoratori, le loro sensibilita' e attese. Ognuno sara' sottoposto nel luogo in cui vive e opera al quesito se diventare esclusivamente una compatibilita' al rendimento dei prodotti, dei servizi, e della finanza o se invece la redistribuzione della produttivita', della ricchezza, del sapere e della conoscenza diventano il terreno dell'azione per la sinistra. Per questo ci proponiamo di costruire attraverso una serie di confronti delle rivendicazioni, cioe' una piattaforma che possa unificare l'analisi delle trasformazioni in atto, le idee di chi non accetta l'omologazione al pensiero unico e infine la mobilitazione per poterle realizzare. I promotori del FORUM - pur venendo da esperienze, culture e professioni diverse - considerano insopportabile lasciare che la trasformazione di Milano diventi l'esperimento per escludere chi non assume come valori assoluti di riferimento il mercato, il denaro e la flessibilita'. Proprio oggi che tutto e' in movimento: la precarizzazione del lavoro, la privatizzazione della scuola, l'atomizzazione e il decentramento delle imprese. Diventa fin troppo facile e opportunistico accettare di regolare tutto secondo il valore della merce illudendosi che questo prima o poi porti lavoro, denaro a tutti e tempo per fare ciò che si sceglie. Sappiamo che non e' cosi'. Ognuno/a chiuso/a o schiacciato/a nel proprio cortile non può produrre un progetto che abbia tanta forza quanto quella del liberismo. Per questa ragione proponiamo il FORUM: cioe' un luogo, un contenitore dove provare a confrontarci e anche confliggere per superare le divisioni e riuscire ad affermare che il tempo, il proprio futuro, i sentimenti non hanno moneta per essere pagati o comprati, ma possono essere solo conquistati. Questo, tra l'altro, e' quello che stanno dicendo oggi gli studenti con le loro iniziative, essi chiedono di poter "fare" per costruire anche nella scuola, con le proprie mani, la capacita' di vivere la trasformazione senza subirla. A questo proposito la nostra prima iniziativa sara' proprio sulla scuola, organizzeremo a Milano un confronto che abbia la capacita' di mettere in contatto tutti i soggetti: studenti, docenti, intellettuali, mondo del lavoro, che sono interessati a rigenerare la scuola pubblica oltre che ad opporsi alla privatizzazione e alla parificazione con quella privata. Seguiranno poi altre due iniziative: una sulla precarizzaizone e la flessibilita' nel lavoro, l'altra sulla giustizia negata e sulla destrutturazione del diritto individuale e collettivo. Il metodo di lavoro che abbiamo scelto e' quello di far funzionare un gruppo con compito di proporre una iniziativa coinvolgendo chi e' davvero interessato/a all'argomento. Cosi' sta gia' accadendo per la scuola e la giustizia. Una prima verifica sulla praticabilita' dell'iniziativa del FORUM sara' il livello delle adesioni che pensiamo debbano attraversare i "mondi". Da quello del lavoro alla scuola, da quello della solidarieta' all'associazionismo, dalla ricerca alla formazione. A tale scopo e' importante il ruolo che la rivista il ponte della Lombardia può e vuole svolgere: esiste cioe' uno strumento di diffusione delle idee, una sede dove trovarci, un fax e un telefono per costruire quella rete di comunicazione necessaria alla riuscita delle iniziative.

 

 

APPELLO PER LA COSTITUZIONE DEL FORUM MILANESE PER UN'ALTERNATIVA AL LIBERISMO

Con questo appello ci rivolgiamo a tutte le persone che intendono essere, o sono, impegnate ad affermare valori di libertà, solidarietà ed eguaglianza. Il ÒForum MilaneseÓ si propone di essere un luogo di confronto, elaborazione e proposta per quanti/e avvertono l'insostenibilità di una organizzazione sociale totalmente subordinata alla mercificazione e al capitale finanziario. L'intolleranza, l'integralismo, la competitività anche nelle relazioni sociali vengono propagandati e praticati dalle attuali amministrazioni cittadine e regionali. Per sconfiggerle è necessario costruire proposte alternative, mobilitazione e partecipazione democratica, altrettanto forti da parte della sinistra politica e sociale. A Milano è necessaria una scossa, con una iniziativa sincera, capace di battere la rassegnazione, la passività e la solitudine di chi crede nella possibilità e vuole cambiare le condizioni di vita, il tempo di lavoro e l'ambiente, affermando nuovi diritti ormai generalmente negati da una trasformazione del lavoro basato sulla flessibilità e sulla precarietà. La frammentazione del mercato del lavoro, attraverso rapporti di lavoro sempre più precario, comporta la distorsione dei principi costituzionali di tutela. In questa città, capitale della finanza e del pensiero unico dell'impresa vogliamo provare a costruire analisi, confronti e proposte che poi ognuno potrà utilizzare nella propria azione pratica. Per queste ragioni partiamo con una iniziativa sulla scuola.  Facciamo nostro e aderiamo all'appello per la laicità della scuola italiana promosso da intellettuali, politici di varie tendenze e culture e sosteniamo le richieste avanzate in questi giorni dal movimento degli studenti presente nelle scuole e nelle piazze.  Vogliamo coinvolgere e mettere in contatto, senza timore del conflitto, i soggetti che sono protagonisti e subiscono la trasformazione della scuola. Studenti, insegnanti, donne e uomini di cultura debbono certo opporsi al finanziamento delle scuole confessionali private, alla ingerenza della gerarchia ecclesiastica nelle vicende dello Stato, ma anche dire cosa non funziona davvero e provare a costruire altri progetti per rilanciare l'autonomia e il pluralismo dello Stato italiano a partire dalla rigenerazione della scuola pubblica. A questa iniziativa ne seguiranno altre sulla giustizia negata, sul precariato e i nuovi diritti da conquistare. I fenomeni che accadono nella vita reale di tutti i giorni nel mondo del lavoro e nei rapporti, aumentano la diseguaglianza facendo diventare regola il sopruso e l'arbitrio. La legge sostanziale e formale diventa quella del più forte. È quasi impossibile per un lavoratore chiedere e ottenere giustizia perché gli mancano i mezzi e non fa spettacolo. Per queste ragioni con le nostre iniziative vogliamo reagire contro le conseguenze del liberismo, proprio a partire da Milano, predisponendo quelle rivendicazioni necessarie a riprendere voce. 

G.Lunghini, B. Cartosio, MG. Meriggi, R. Bellofiore, S. Brenna, G.Capelli, I.D'Isola, B.Rizzo, F.Calamida, R.Cordì, E.Molinari, E.Bonalumi, P.Pinardi, P. Scaramucci, M.Cartosio, P.Repetto, G.Laccabò, M.Dilecce, N.Mosci, C.Francioso, M. Fezzi, F. Scaparro, F. Raffa, F. Mazzone, G. Castagna, M. Zipponi, N. Alberta, A. Rocchi, N. Nicolosi, G. Malabarba, A. Tognoli