AMMORTIZZATORI SOCIALI E PICCOLE IMPRESE

Tutto quanto affermato a proposito del ruolo svolto dagli ammortizzatori sociali nella difesa di lavoratori colpiti da processi di ristrutturazione aziendale nelle grandi e medie aziende non trova applicazione nella miriade di quelle piccole imprese che costituiscono la massa del tessuto imprenditoriale nazionale.

Per le aziende al di sotto dei 15 dipendenti non solo non esiste la applicazione dello Statuto dei Diritti dei Lavoratori ma non esiste neppure l’attenzione e l’interesse dei media e delle istituzioni di fronte a scelte padronali che comportino licenziamenti di personale.

Per i lavoratori maturi di queste piccole società spesso non esistono neppure quei piccoli “scivoli” economici che in alcuni casi “convincono” i dipendenti delle grandi aziende a sottoscrivere le proprie dimissioni. Figuriamoci quali possibilità di chiedere il ricorso agli ammortizzatori sociali.

Per questi lavoratori, rimasti senza lavoro e senza pensione, nessun onore delle cronache ma solo la solitudine ed il silenzio di chi si sente ignorato da tutti.

Quanti i casi, quanti i lavoratori vittime di questa ingiustizia ? Questa è una domanda ricorrente. E’ una domanda che ci hanno già fatto giornalisti e politici ma è una domanda cui non è facile rispondere.

Come poter censire una massa di individui dispersa sul territorio, senza più alcun legame con il contesto produttivo, con le organizzazioni sindacali, con il tessuto sociale ?

Si può credibilmente ipotizzare che il loro numero sia consistente, molto consistente, se si pensa all’enorme numero di piccole imprese presenti nel nostro paese, piccole imprese che, al pari delle grandi, in anni recenti hanno subito trasformazioni produttive a cui di norma si accompagnano anche processi di ridimensionamento o turn over delle risorse umane.

per ulteriori informazioni: atdalit@yahoo.it