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Le rubriche
con il senatore Antonio Pizzinato
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Un Tempio per la pace
Frammenti di umanità suburbana
Gli annunci e le opportunita'
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MartesanaDUE mensile di informazione, cultura e annunci della zona due di Milano citta'
Editore Comedit 2000
Direttore Paolo Pinardi
Redazione Gianni Bazzan, Mattia Cappello, Adele Delponte, Ferdy Scala, Luciana Vanzetti, Aurelio Volpe
Red. e pubblicita' Via delle Leghe, 5 20127 Milano Tel. 02/28.22.415 Fax 02/28.22.423
Reg. Trib. MI n. 616 settembre 99
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Fermiamo la guerra. Pace subito
Le
manifestazioni e le iniziative contro la guerra e per la pace continuano a
ritmo intenso. Si
ramificano in mille rivoli, si sintonizzano con la vita quotidiana, si
integrano nel territorio. Cortei
grandi e piccoli percorrono le strade dei quartieri, come corsi d'acqua
affluenti del grande fiume del movimento globale per la pace. Nella
Zona 2 di Milano, sabato 29 marzo dalle ore 16 alle 18.30, un
corteo di giovani ed anziani, e di donne e bambini, e di cittadini
consapevoli della terribile gravità della guerra angloamericana in Iraq,
ha percorso le strade del quartiere Crescenzago. La
partecipazione è stata ampia e sentita. Snodatosi
per le vie Berra,Padova,Arici,Ponte Nuovo,Caroli,Meucci,Adriano,San Mamete,Trasimeno,Largo
Bigatti, in alcuni tratti il corteo si è ingrossato fino a raggiungere
circa un migliaio di persone, più che raddoppiando le previsioni degli
organizzatori. Promossa
da una rete associativa ben inserita nei quartieri ( Comitato
Cittadini,Comitato Salute e Territorio, Comitato Genitori,Acli-Gobba,
Associazione "Villa Pallavicini", Associazione Volontari
Q.re Adriano, Anpi e
Legambiente di Crescenzago),
la manifestazione ha visto l'adesione delle forze politiche del
centro-sinistra di Zona 2 (Democratici di Sinistra, Rifondazione
Comunista, Margherita, Comunisti Italiani, Italia dei Valori, Lista
Civica,Verdi), e dei Collettivi "Se odi la sirena" e "Preokkupati".
Assenti: il presidente e i consiglieri di maggioranza del Consiglio di
Zona 2 e i rappresentanti dei partiti di centro-destra, anch'essi invitati
dagli organizzatori a manifestare insieme sentimenti di pace. Caratteristiche
peculiari della manifestazione: -
Percorrere le strade del quartiere ed informare e coinvolgere gli abitanti
- Fermarsi in cinque "stazioni", come in una specie di Via
Crucis sul male della guerra, e riflettere e comunicare, esprimere
pensieri ed opinioni, leggere i messaggi del Papa e dare voce ai poeti,
ricordare la seconda guerra mondiale e i bombardamenti di Milano e la
resistenza... -
Ribadire tre obiettivi/richieste urgenti: stop alla guerra , pace
subito, aiuti immediati alla popolazione irachena. I
bambini sono stati tra i protagonisti più veri e vivaci della
manifestazione. Dagli
slogan e dagli interventi è emerso che: -
Dalla storia umana devono essere bandite la guerra e ogni forma di
violenza, in quanto strumenti di soluzione delle controversie e dei
conflitti tra Stati. In
particolare, questa guerra - al di fuori dell'ONU - è priva di ogni
legittimità sul piano del diritto internazionale: è
illegale,ingiusta,tragicamente stupida. Il
povero popolo iracheno è sfibrato ed avvilito; è affamato e privato di
farmaci indispensabili da dodici anni di embargo; è colpito a livello di
massa da cancro e leucemia, a causa soprattutto dell'uranio
impoverito delle bombe "efficaci"(?!) ed
"intelligenti" (!?): embargo ed uranio hanno già provocato
negli ultimi dieci anni un milione e mezzo di morti: i più
colpiti sono i bambini: si prospetta un vero e proprio genocidio? Il
povero popolo iracheno è stretto dalla micidiale morsa della dittatura
sanguinaria di Saddam Hussein e della guerra di aggressione e invasione di
Bush e Blair. E'
una guerra per il dominio imperiale su un'area strategica del mondo, sia
sul piano economico (petrolio al primo posto, ma non solo), sia
geo-politico. E'
una guerra che mina dalle fondamenta le minime regole internazionali di
convivenza civile: E'
una guerra da fermare subito. Non
a caso il Papa interviene quasi quotidianamente con parole di fuoco, con
dolore e passione e compassione,lanciando veri e propri anatemi: -
"Chi decide che sono esauriti i mezzi pacifici che il diritto
internazionale mette a disposizione, e comincia una guerra si assume una
grave responsabilità davanti a Dio, alla sua coscienza e alla
storia". (18/03/03). - "Quando la guerra, come in questi giorni in Iraq, minaccia le sorti dell'umanità, è ancora più urgente proclamare, con voce forte e decisa, che solo la pace é la strada per costruire una società più giusta e solidale". (22/03/03). -
"La guerra come strumento di risoluzione delle contese tra gli
Stati é ripudiata, prima ancora che dalla Carta ONU, dalla coscienza di
gran parte dell'umanità, fatta salva la liceità della difesa contro
l'aggressore. Il
vasto movimento contemporaneo a favore della pace traduce questa
convinzione di uomini di ogni continente e di ogni cultura". (25/03/03).
Giuseppe Natale
Votati a perdere o a vincere?E’
uguale Emendamenti falsi. Ci
riferiamo a quelli presentati in bianco, firmati e conservati in
cassaforte per l‘occorrenza della maggioranza a Palazzo Marino nella
giornata del 13 marzo. Un
atto grave per i rappresentanti del governo locale che non pensavano
certamente di essere mascherati dall’opposizione, nella preparazione
della discussione sul Bilancio preventivo 2003 in sede di consiglio
comunale. L’opposizione
incassa una vittoria, la seconda dopo il pasticcio della Scala, due
progetti diversi per una demolizione (non restauro conservativo) pagato
dai cittadini per 108 miliardi deciso dell’attuale Giunta Albertini. L’opposizione
chiede le dimissioni dei responsabili: il presidente del Consiglio, il
presidente della commissione bilancio e i quattro capigruppo della
maggioranza. Ma soprattutto che, il sindaco racconti la verità alla città,
infine le opposizione chiedono il tempo indispensabile per una vera
discussione dello Statuto a dopo l’approvazione del Bilancio. Uno
Statuto comunale che si vorrebbe modificare in gran fretta e che
dovrebbe sottrarre al consiglio comunale importanti decisioni relative
ai gioielli di famiglia del patrimonio comunale. (Sea, Serravalle forse
AEM) la vendita potrebbe riportare un po’ di soldi per costruire il
bilancio 2003. Quello che ci ha colpito di questa vicenda in sé grave e truffaldina è stata la meraviglia d’alcuni consiglieri comunali che si aspettavano un afflatto maggiore della città da parte delle associazioni, della società civile e dell’agire del cittadino. Una
domanda allora è legittima: cosa è stato fatto da parte dei consiglieri
comunali dell’opposizione per informare e portare a conoscenza i temi e
i problemi del consiglio comunale? Viceversa
chiediamo a gran voce, quando i consiglieri faranno un bagno di realtà
sul territorio per riprendere il contatto con la parte viva della città? Naturalmente
si spera che il tempo sia superiore alla mezz’ora d’attenzione che
essi dedicano quando i problemi scoppiano. Noi
pensiamo che solo un rapporto corretto con la città trasformata possa
eliminare la solitudine che essi vivono in tante situazioni, e soprattutto
in questo momento particolare, dove necessiterebbe di avere il
coinvolgimento e la partecipazione attiva della città sana ed eticamente
rispettosa delle regole democratiche. Ci
dispiace invece costatare che i consiglieri d’opposizione si muovono
ancora su una linea vecchia, perché si appellano ai cittadini pensando
d’essere oracoli, quindi fuori discussione, che hanno nei confronti dei
cittadini un rapporto di capi con i sudditi. Ma
così non si costruiscono le basi del consenso su valori condivisi in un
vero rapporto democratico. La
strada è di andare verso le associazioni, capire i loro problemi e
insieme costruire un’ipotesi generale basata sui problemi concreti,
funzionali che i cittadini vivono: pulizia, strade, traffico,
inquinamento, sanità, servizi pubblici, case ecc. Infatti,
se le energie usate in questi giorni dai 24 consiglieri
dell’opposizione, potessero essere messe in circolo per capire la città,
ragionare con i cittadini per trovare insieme delle proposte e soluzioni,
quanta forza avrebbero verso l’arrogante maggioranza di Palazzo Marino. Per
questo rilanciamo come associazione la proposta di realizzare al più
presto alla costruzione di un nuovo patto tra consiglieri e la parte
democratica della nostra Milano sui problemi concreti della città. Ci
sentiamo di aderire al Forum permanente con le altre associazioni
per un coinvolgimento delle mille realtà di cui è fatta Milano per dare
voce ed essere rappresentati in questa città. Questo
è forse l’unico modo per predisporsi a percorrere una strada vincente
lasciando alle spalle il peso di una futura sconfitta, questa sì
…evitabile. Ass. Dialoghi Necessari
Anziani, disabili e handicappati gravi da rottamare?Per il Sindaco Albertini gli anziani disabili e gli handicappati gravi sono da rottamare insieme alle rispettive famiglie. Ricoverare un malato cronico non autosufficiente o un handicappato grave comporta una spesa di circa sei milioni di lire al mese (3.098 €) e di questo onere, salvo un modesto contributo regionale, devono farsene carico il malato e i parenti. Lascio immaginare al lettore quanti drammi genera questa situazione, quante famiglie scivolano oltre le soglie della povertà, quante donne rimangono schiacciate fra la l’impegno della cura dei figli e l’assistenza del genitore anziano.Siamo già al quarto anno da quando è uscito un decreto legge che esonera i parenti dall’obbligo della contribuzione ed a Milano non si è ancora provveduto alla sua realizzazione. (sono circa 6000 gli anziani bisognosi, 500 in lista di attesa, più handicappati gravi). Come affrontare la situazione. Occorre informare le famiglie che, a Milano, possono rifiutarsi di pagare le rette e di concordare un’azione collettiva per la restituzione di ciò che è stato versato dalla data dell’emanazione della legge e per affrontare il problema delle 600 liste d’attesa di ricovero. Negli altri comuni la legge è stata semplicemente ignorata: occorre una mobilitazione. Questo comporta la preparazione di documenti di spiegazione e istruzione e un lavoro di informazione per aiutare le famiglie ad ottenere l’applicazione della legge. Molte associazioni operano già in modo coordinato (anche cause legali sono in corso), vedi il “Progetto Anziani” in Zona Nove nel quale convergono decine di associazioni, vedi l’Associazione Senza Limiti che opera in Zona Corvetto in sintonia con numerosi altri enti di volontariato: ma centinaia sono le associazioni sul territorio. Ogni associazione, nell’ambito del suo territorio è un patrimonio prezioso di conoscenze della situazione, di competenze , di rapporti e di persone. Mettiamo insieme questa conoscenza diffusa e queste forze per iniziative forti , per informare , spiegare alle famiglie coinvolte e mobilitare la cittadinanza.
Alfredo Ferappi |