MartesanaDUE - aprile 2003 n. 52

 

In questo numero

 

Fermiamo la guerra. Pace subito

   

Gli emendamenti (falsi) a Palazzo Marino

 

Trotter: continua l'odissea

 

Stazione Centrale: buone notizie

 

Un Ulivo per la nostra zona

 

Per non dimenticare Fausto, Iaio e Davide

 

Una nuova realtà in zona: il collettivo "Seodilasirena"

 

Conversazioni per stranieri al Brecht

 

Anziani, disabili e handicappati gravi da rottamare?

 

Cura e ricerca pubbliche a Milano

 

www.vialemonza.il: il portale locale di chi vive e lavora in zona

 

Gli appuntamenti in zona e non con il  teatro, i libri  e  la cultura

 

SPECIALE VIALE MONZA

 

Le rubriche

 

Filo diretto dal Parlamento

con il senatore Antonio Pizzinato

 

Arte e quartieri

 

Lettere alla redazione

 

Navigando navigando

 

Un Tempio per la pace

 

Frammenti di umanità suburbana

 

Gli annunci 

e le opportunita'

 

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MartesanaDUE

mensile di informazione, 

cultura e annunci della zona due

di Milano citta'

 

Editore

Comedit 2000

 

Direttore 

Paolo Pinardi

 

Redazione

Gianni Bazzan, 

Mattia Cappello,

Adele Delponte,

Ferdy Scala,

Luciana Vanzetti,

Aurelio Volpe

 

Red. e pubblicita'

Via delle Leghe, 5

20127 Milano

Tel. 02/28.22.415

Fax 02/28.22.423

martesanadue@ilponte.it

 

Reg. Trib. MI

n. 616 settembre 99

 
Sabato 12 Aprile alle ore 15
in Via Termopili 12 a Milano
PRIMO INCONTRO GRATUITO
CORSO BASE DI REBIRTHING
Martedì 8 e 22 Aprile 
e Martedì 6 Maggio alle ore 20.30
in Via Cavezzali 8/B a Milano
SERATE ESPERIENZIALI DI REBIRTHING

costo: 15 euro

Tutte queste iniziative sono aperte a tutti.

Informazioni e iscrizioni:

"Il Segno nell'Acqua" 

via Cavezzali 8/B Milano - 347/5734188 - 02/2615518 - info@ilsegnonellacqua.it

www.ilsegnonellacqua.it

 

 

   Fermiamo la guerra. Pace subito

 

Le manifestazioni e le iniziative contro la guerra e per la pace continuano a ritmo intenso. Si ramificano in mille rivoli, si sintonizzano con la vita quotidiana, si integrano nel territorio.

Cortei grandi e piccoli percorrono le strade dei quartieri, come corsi d'acqua affluenti del grande fiume del movimento globale per la pace.

Nella Zona 2 di Milano, sabato 29 marzo dalle ore 16 alle 18.30, un corteo di giovani ed anziani, e di donne e bambini, e di cittadini consapevoli della terribile gravità della guerra angloamericana in Iraq, ha percorso le strade del quartiere Crescenzago.

La partecipazione è stata ampia e sentita.

Snodatosi per le vie Berra,Padova,Arici,Ponte Nuovo,Caroli,Meucci,Adriano,San Mamete,Trasimeno,Largo Bigatti, in alcuni tratti il corteo si è ingrossato fino a raggiungere circa un migliaio di persone, più che raddoppiando le previsioni degli organizzatori.

Promossa da una rete associativa ben inserita nei quartieri ( Comitato Cittadini,Comitato Salute e Territorio, Comitato Genitori,Acli-Gobba,  Associazione "Villa Pallavicini", Associazione Volontari Q.re Adriano, Anpi  e Legambiente  di Crescenzago), la manifestazione ha visto l'adesione delle forze politiche del centro-sinistra di Zona 2 (Democratici di Sinistra, Rifondazione Comunista, Margherita, Comunisti Italiani, Italia dei Valori, Lista Civica,Verdi), e dei Collettivi "Se odi la sirena" e "Preokkupati". Assenti: il presidente e i consiglieri di maggioranza del Consiglio di Zona 2 e i rappresentanti dei partiti di centro-destra, anch'essi invitati dagli organizzatori a manifestare insieme sentimenti di pace.

Caratteristiche peculiari della manifestazione:

- Percorrere le strade del quartiere ed informare e coinvolgere gli abitanti - Fermarsi in cinque "stazioni", come in una specie di Via Crucis sul male della guerra, e riflettere e comunicare, esprimere pensieri ed opinioni, leggere i messaggi del Papa e dare voce ai poeti, ricordare la seconda guerra mondiale e i bombardamenti di Milano e la resistenza...

- Ribadire tre obiettivi/richieste urgenti: stop alla guerra , pace subito, aiuti immediati alla popolazione irachena.

I bambini sono stati tra i protagonisti più veri e vivaci della manifestazione.

Dagli slogan e dagli interventi è emerso che:

- Dalla storia umana devono essere bandite la guerra e ogni forma di violenza, in quanto strumenti di soluzione delle controversie e dei conflitti tra Stati.

In particolare, questa guerra - al di fuori dell'ONU - è priva di ogni legittimità sul piano del diritto internazionale: è illegale,ingiusta,tragicamente stupida.

Il povero popolo iracheno è sfibrato ed avvilito; è affamato e privato di farmaci indispensabili da dodici anni di embargo; è colpito a livello di massa da cancro e leucemia, a causa soprattutto dell'uranio impoverito delle bombe "efficaci"(?!) ed "intelligenti" (!?): embargo ed uranio hanno già provocato negli ultimi dieci anni un milione e mezzo di morti: i più  colpiti sono i bambini: si prospetta un vero e proprio genocidio?

Il povero popolo iracheno è stretto dalla micidiale morsa della dittatura sanguinaria di Saddam Hussein e della guerra di aggressione e invasione di Bush e Blair.

E' una guerra per il dominio imperiale su un'area strategica del mondo, sia sul piano economico (petrolio al primo posto, ma non solo), sia geo-politico.

E' una guerra che mina dalle fondamenta le minime regole internazionali di convivenza civile:

E' una guerra da fermare subito.

Non a caso il Papa interviene quasi quotidianamente con parole di fuoco, con dolore e passione e compassione,lanciando veri e propri anatemi:

 

- "Chi decide che sono esauriti i mezzi pacifici che il diritto internazionale mette a disposizione, e comincia una guerra si assume una grave responsabilità davanti a Dio, alla sua coscienza e alla storia". (18/03/03).

- "Quando la guerra, come in questi giorni in Iraq, minaccia le sorti dell'umanità, è ancora più urgente proclamare, con voce forte e decisa, che solo la pace é la strada per costruire una società più giusta e solidale". 

(22/03/03).

- "La guerra come strumento di risoluzione delle contese tra gli Stati é ripudiata, prima ancora che dalla Carta ONU, dalla coscienza di gran parte dell'umanità, fatta salva la liceità della difesa contro l'aggressore.

Il vasto movimento contemporaneo a favore della pace traduce questa convinzione di uomini di ogni continente e di ogni cultura". (25/03/03).

 

Giuseppe Natale

  

 

Votati a perdere o a vincere?

E’ uguale Emendamenti falsi.

Ci riferiamo a quelli presentati in bianco, firmati e conservati in cassaforte per l‘occorrenza della maggioranza a Palazzo Marino nella giornata del 13 marzo.

Un atto grave per i rappresentanti del governo locale che non pensavano certamente di essere mascherati dall’opposizione, nella preparazione della discussione sul Bilancio preventivo 2003 in sede di consiglio comunale.

L’opposizione incassa una vittoria, la seconda dopo il pasticcio della Scala, due progetti diversi per una demolizione (non restauro conservativo) pagato dai cittadini per 108 miliardi deciso dell’attuale Giunta Albertini.

L’opposizione chiede le dimissioni dei responsabili: il presidente del Consiglio, il presidente della commissione bilancio e i quattro capigruppo della maggioranza. Ma soprattutto che, il sindaco racconti la verità alla città, infine le opposizione chiedono il tempo indispensabile per una vera discussione dello Statuto a dopo l’approvazione del Bilancio.

Uno Statuto comunale che si vorrebbe modificare in gran fretta e che dovrebbe sottrarre al consiglio comunale importanti decisioni relative ai gioielli di famiglia del patrimonio comunale. (Sea, Serravalle forse AEM) la vendita potrebbe riportare un po’ di soldi per costruire il bilancio 2003.

Quello che ci ha colpito di questa vicenda in sé grave e truffaldina è stata la meraviglia d’alcuni consiglieri comunali che si aspettavano un afflatto maggiore della città da parte delle associazioni, della società civile e dell’agire del cittadino.

Una domanda allora è legittima: cosa è stato fatto da parte dei consiglieri comunali dell’opposizione per informare e portare a conoscenza i temi e i problemi del consiglio comunale?

Viceversa chiediamo a gran voce, quando i consiglieri faranno un bagno di realtà sul territorio per riprendere il contatto con la parte viva della città?

Naturalmente si spera che il tempo sia superiore alla mezz’ora d’attenzione che essi dedicano quando i problemi scoppiano.

Noi pensiamo che solo un rapporto corretto con la città trasformata possa eliminare la solitudine che essi vivono in tante situazioni, e soprattutto in questo momento particolare, dove necessiterebbe di avere il coinvolgimento e la partecipazione attiva della città sana ed eticamente rispettosa delle regole democratiche.

Ci dispiace invece costatare che i consiglieri d’opposizione si muovono ancora su una linea vecchia, perché si appellano ai cittadini pensando d’essere oracoli, quindi fuori discussione, che hanno nei confronti dei cittadini un rapporto di capi con i sudditi.

 Ma così non si costruiscono le basi del consenso su valori condivisi in un vero rapporto democratico.

La strada è di andare verso le associazioni, capire i loro problemi e insieme costruire un’ipotesi generale basata sui problemi concreti, funzionali che i cittadini vivono: pulizia, strade, traffico, inquinamento, sanità, servizi pubblici, case ecc.

Infatti, se le energie usate in questi giorni dai 24 consiglieri dell’opposizione, potessero essere messe in circolo per capire la città, ragionare con i cittadini per trovare insieme delle proposte e soluzioni, quanta forza avrebbero verso l’arrogante maggioranza di Palazzo Marino.

Per questo rilanciamo come associazione la proposta di realizzare al più presto alla costruzione di un nuovo patto tra consiglieri e la parte democratica della nostra Milano sui problemi concreti della città.

Ci sentiamo di aderire al Forum permanente con le altre associazioni per un coinvolgimento delle mille realtà di cui è fatta Milano per dare voce ed essere rappresentati in questa città.

Questo è forse l’unico modo per predisporsi a percorrere una strada vincente lasciando alle spalle il peso di una futura sconfitta, questa sì …evitabile.

 

Ass. Dialoghi Necessari

 

 

Anziani, disabili e handicappati gravi da rottamare?

Per il Sindaco Albertini gli anziani disabili e gli handicappati gravi sono da rottamare insieme alle rispettive famiglie.

Ricoverare un malato cronico non autosufficiente o un handicappato grave comporta una spesa di circa sei milioni di lire al mese (3.098 €)  e di questo onere, salvo un modesto contributo regionale, devono  farsene carico il malato e i parenti. Lascio immaginare al lettore quanti drammi genera questa situazione, quante famiglie scivolano oltre le soglie della povertà, quante donne rimangono schiacciate fra la l’impegno della cura dei figli  e l’assistenza del genitore anziano.Siamo già al quarto anno da quando è uscito un decreto legge che esonera i parenti dall’obbligo della contribuzione ed a Milano  non si è  ancora provveduto alla sua realizzazione. (sono circa 6000 gli anziani bisognosi, 500 in lista di attesa, più handicappati gravi). Come affrontare la situazione. Occorre informare le famiglie che, a Milano, possono rifiutarsi di pagare le rette e di concordare un’azione collettiva per la restituzione di ciò che è stato versato dalla data dell’emanazione della legge e per affrontare il problema delle 600 liste d’attesa di ricovero. Negli altri comuni la legge è stata semplicemente ignorata: occorre una mobilitazione. Questo comporta la preparazione di documenti di spiegazione e istruzione e un lavoro di informazione per aiutare le famiglie ad ottenere l’applicazione della legge. Molte associazioni operano già in modo coordinato (anche cause legali sono in corso), vedi il “Progetto Anziani” in Zona Nove nel quale convergono decine di associazioni, vedi l’Associazione Senza Limiti che opera in Zona Corvetto in sintonia con numerosi altri enti di volontariato: ma centinaia sono le associazioni sul territorio. Ogni associazione, nell’ambito del suo territorio è un patrimonio prezioso di conoscenze della situazione, di competenze , di rapporti e di persone.  Mettiamo  insieme questa conoscenza diffusa e queste forze per iniziative forti , per informare , spiegare alle famiglie coinvolte e mobilitare la cittadinanza. 

 

Alfredo Ferappi