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In quest’area del sito verranno inseriti i commenti, le risposte, le posizioni più significative assunte da rappresentanti politici e sindacali, da giornalisti, ecc. e da noi raccolte attraverso contatti diretti o da notizie riportare dalla stampa. Lo scopo di questa piccola rubrica è quello di conservare la memoria delle posizione assunte da persone che in un futuro si presenteranno al paese per chiedere sostegno, fiducia e, perché no, anche voti. Insomma … per non dimenticare cosa pensano e cosa dicono di noi !!!

 

DAL FRONTE DEL PARTITO RADICALE

Il giorno 9 settembre 2001 uno degli amici del network ha inviato una lunga e dettagliata mail al Partito Radicale descrivendo le ingiustizie, le discriminazioni, i drammi umani determinati dalle riforme previdenziali a danno dei lavoratori di mezza età.

09.09.2001 Risposta del Dr. Daniele Capezzone del Partito Radicale

Caro …, l'attuale sistema pensionistico è concepito in modo tale che un trentenne deve versare il 30% del proprio stipendio lordo in contributi, per pagare la pensione di anzianità ad un cinquantenne che fa il lavoro nero, mentre lui -il trentenne- andrà in pensione (se ci andrà) chissà quando e percependo una pensione da fame. quello che noi proponiamo è abolire -per il fututo- le pensioni di anzianità, e, con il denaro risparmiato, aumentare in modo consistente le pensioni minime. a presto, un cordiale saluto, daniele capezzone

09.09.2001

Un altro amico del network si inserisce nel dialogo con il Dr. Capezzone e gli invia la mail che segue in versione sintetizzata:

“Egregio Dottore,

mi inserisco nello scambio di mail tra Lei e l’amico … perché non riesco veramente a fare a meno di dirLe quello che penso della Sua risposta. Una risposta che giudico superficiale, pressapochista, assurda, in linea comunque con analoga risposta che io stesso ricevetti da un suo compagno di partito qualche tempo addietro. Un risposta che nella sua povertà e nella sua disinformazione oggi credo non ci darebbe neppure la mitica “casalinga di Voghera”.

Ma mi lasci chiederLe, qualcuno di Voi ha mai lavorato in una fabbrica, in un ufficio, non per due mesi ma per svariati anni? E ancora, ma qualcuno di Voi ha mai provato ad ASCOLTARE, A RIFLETTERE, invece che ripetere dei ritornelli triti e ritriti con una cecità ed una convinzione talmente fideistica da farVi sembrare tutti dei komeinisti assatanati?

Io ho lavorato per 35 anni in aziende multinazionali italiane, americane e olandesi e, se ha la pazienza di provare ad ASCOLTARE qualche voce fuori dal Suo coro, provo a spiegarLe quattro cosette.

Prima di tutto non è affatto vero che la previdenza incide il 30% sugli stipendi dei dipendenti. L’incidenza varia in funzione dei contratti e delle categorie dall’8% fino al 10%. E’ vero che le aziende versano una quota doppia di quella del dipendente MA NON E’ ASSOLUTAMENTE ASSODATO CHE SE LA QUOTA COMPLESSIVA DEI VERSAMENTI DIMINUISSE TALE DELTA VERREBBE RICONOSCIUTO DAL DATORE DI LAVORO AL PROPRIO DIPENDENTE. Per come ragiona l’impresa quella quota andrebbe ad incrementare i profitti...

... Ma la cosa che manda più in bestia della Sua risposta è quella che riguarda il lavoro in nero. Ma Lei in che cazzo di mondo vive? Ma Lei sa quanti impiegati 45enni o 50enni sono stati espulsi dalle aziende del triangolo industriale negli ultimi 10 anni ? ...

Ma perché non Vi andate a fare una bella analisi sulle Partite IVA che si aprono e chiudono nel giro di un anno per capire che dietro di esse vi sono migliaia di disperati che cercano di trovare una soluzione per sopravvivere ? ...

Si documenti caro Dottore, non parli solo per dare aria alla bocca. Capisco quanto sia importante e solidarizzo con Voi per le battaglie per la fame nel Bangladesh e le donne vittime dei Talebani ma, se Lei vuole Le posso fare conoscere qualche nostro connazionale che a 50 anni ha perso il lavoro perché troppo vecchio ma è al tempo stesso troppo giovane per avere la pensione. ...

Concludo dicendoLe che una persona politicamente impegnata non dovrebbe mai permettersi di liquidare con quattro cazzate stereotipate una richiesta di aiuto che viene da persone vive e vegete non da quelle che vengono descritte e prefigurate nelle Vostre salette riunioni.

09.09.01 Nuova risposta del Dr. D. Capezzone

caro rinaldi, mi spiace che lei e il suo amico loi abbiate deciso di liquidare la mia risposta in questi termini. io, per parte mia, la confermo: credo che il problema sia innanzitutto quello di tutelare (rispetto a baby-pensioni che nessuno, nel mondo, si concede) i pensionati da fame di oggi e i non-pensionati di domani. non credo che sia un reato di opinione sostenere queste tesi. a presto, daniele capezzone

 

per ulteriori informazioni: atdalit@yahoo.it

 

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